Ha visto le tre persone con le quali viaggiava in macchina morire ed è molto scosso.
Non è ancora stato ascoltato dagli investigatori italiani ma, al momento, ha rilasciato una dichiarazione.
Lui è Rocco Leone, vicedirettore del Wfp nella Repubblica democratica del Congo, sopravvissuto all’attacco.
“Sono certo che comprenderete che questi ultimi giorni sono stati molto difficili per me, per i miei colleghi e per le nostre famiglie. L’esperienza di quello che è successo lunedì è stata sia tragica che traumatica e non trovo neanche le parole per esprimere quanto sia profondo il mio dolore per le vite perse. Ci uniamo al cordoglio delle famiglie, degli amici e dei colleghi di tutti coloro che hanno tristemente perso la vita”.
Lo ha detto in una dichiarazione letta dal vicedirettore della comunicazione del Wfp Greg Barrow.
Ha poi detto Leone nella dichiarazione: Il World Food Programme ha offerto la sua completa assistenza attraverso i canali ufficiali e sta collaborando pienamente alle tre verifiche attualmente in corso, quelle condotte dalle autorità congolesi, da quelle italiane e dalle Nazioni Unite”.
“Io e i miei colleghi stiamo collaborando con tutte le attività di accertamento attualmente in corso. Sono sicuro di parlare a nome di tutti dicendo che spero che vengano presto accertati i fatti che si celano dietro questo tragico incidente, e che i responsabili di questo abominevole attacco possano essere consegnati alla Giustizia”, ha aggiunto nella dichiarazione letta da Greg Barrow, vicedirettore della Comunicazione di Wfp in un briefing alla stampa.
“È importante che le operazioni umanitarie possano continuare senza ostacoli per continuare a salvare e a cambiare le vite delle molte persone bisognose di aiuto che noi siamo qui per servire”, ha concluso.
