Niente processo per gli agenti che hanno ucciso Daniel Prude: proteste a Rochester
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Niente processo per gli agenti che hanno ucciso Daniel Prude: proteste a Rochester

L'afroamericano con disturbi mentali è morto lo scorso marzo dopo che gli agenti l'avevano fermato, immobilizzato a terra ed incappucciato, perché correva nudo per le strade della città.

Proteste per la mancata incriminazione degli agenti che hanno ucciso Daniel Prude
Proteste per la mancata incriminazione degli agenti che hanno ucciso Daniel Prude
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24 Febbraio 2021 - 15.38


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Nulla da fare: negli Stati Uniti c’è qualcosa di profondamente marcio che consente quelli che sono veri e propri omicidi di Stato.
Manifestazioni e proteste si sono registrate a Rochester, nello stato di New York, dopo che è stato annunciato che non saranno incriminati gli agenti di polizia coinvolti nell’uccisione di Daniel Prude, il 41enne afroamericano con disturbi mentali morto lo scorso marzo dopo che gli agenti l’avevano fermato, immobilizzato a terra ed incappucciato, perché correva nudo per le strade della città.
Nel dare l’annuncio della decisione del grand jury di non procedere contro gli agenti, la stessa attorney general di New York, Letitia James ha lamentato il fatto che “le attuali leggi sulla forza letale hanno creato un sistema che in modo eclatante non rende giustizia a Mr Prude ed a molti altri prima di lui”. 
La procuratrice quindi ha sottolineato “l’esigenza di riforme del nostro intero sistema giudiziario”. Avvenuto due mesi prima che l’uccisione di George Floyd, soffocato dagli agenti che lo arrestavano a Minneapolis, facesse scoppiare un movimento di protesta nazionale, il caso di Prude aveva attirato una grande attenzione nazionale, anche per l’esistenza di un video.
Immediate le nuove proteste ieri nella città dell’upstate New York: “I suprematisti bianchi proteggono i suprematisti bianchi: il sistema non è fatto per proteggere noi, il sistema ha fatto esattamente quello per cui è stato creato”, ha detto l’attivista Stanley Martin annunciando che “continueremo a marciare, continueremo a lottare”.

 

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