Gentiloni fiero del suo Paese: "Con Draghi premier crescita assicurata per l'Italia"
Top

Gentiloni fiero del suo Paese: "Con Draghi premier crescita assicurata per l'Italia"

Il commissario per l'Economia presenta le nuove stime per l'Eurozona

Gentiloni
Gentiloni
Preroll

globalist Modifica articolo

11 Febbraio 2021 - 10.55


ATF

Di certo l’Eurozona con Draghi a capo dell’esecutivo italiano è più sereno.
Il Pil italiano, crollato meno del previsto a -8,8% nel 2020, crescerà del 3,4% nel 2021 “a causa del riporto negativo del quarto trimestre 2020 e la partenza debole di quest’anno”. Lo scrive la Commissione Ue nelle previsioni economiche d’inverno che tagliano il rimbalzo stimato in autunno visti i dati migliori del 2020.

“Passo simile nel 2022 (3,5%) sulla base dello slancio guadagnato nella seconda metà dell’anno e della continua ripresa del settore servizi”, ma il Pil “non tornerà ai livelli del 2019 entro il 2022”. Le stime, però, non includono le misure del Next Generation EU che avrà un “considerevole” effetto di rialzo.

“Visto che la recessione nel 2020 non è stata profonda come previsto, e grazie ai vaccini, ci si attende che la Ue raggiunga i livelli di crescita pre-pandemia che aveva nel quarto trimestre 2019, già nel secondo trimestre del 2022, prima di quanto previsto lo scorso autunno. Ma uno su quattro avrà bisogno di più tempo. Inoltre, nessuno Stato membro tornerà nel 2022 alle proiezioni di crescita che aveva prima della crisi”, ha detto il commissario all’economia Paolo Gentiloni 

Leggi anche:  Il Consiglio Europeo si prepara alla guerra invece che puntare alle trattative

“In autunno avevamo previsto che il Recovery fund potrebbe avere un impatto sul Pil del 2% negli anni in cui sarà operativo. Gli Stati che hanno un Pil pro-capite sotto la media Ue avranno la spinta più forte. Considerando uno stimolo di sei anni, il livello del Pil 2021-2026 potrebbe essere più alto del 3%-3,5% rispetto a uno scenario senza Recovery”, ha aggiunto Gentiloni

Le previsioni economiche saranno poi alla base della discussione durante l’Eurogruppo lunedì 15 febbraio.

Native

Articoli correlati