In seguito allo scandaloso audio della telefonata tra Donald Trump e il segretario di stato della Georgia, nel quale il presidente uscente “preme” per trovare 11mila voti che ribaltino la situazione elettorale nello stato, dai vertici del partito democratico Usa arrivano accuse di corruzione, “abuso di potere” e soprattutto di aver commesso un “reato passibile di impeachment”.
I media Usa oggi riportano le dichiarazioni di diversi esponenti democratici di spicco, a partire dalla vice-presidente eletta Kamala Harris, secondo cui l’iniziativa nei confronti del segretario di Stato della Georgia rappresenta “un audace abuso di potere da parte del presidente”.
“Penso assolutamente che sia un reato da impeachment, e se dipendesse da me, la cosa sarebbe messa sul piatto abbastanza rapidamente … Sta attaccando le nostre stesse elezioni”, ha detto la deputata Alexandria Ocasio-Cortez alla stampa.
“Il disprezzo di Trump per la democrazia è messo a nudo. Ancora una volta. Registrato”, ha dichiarato via Twitter il deputato Adam Schiff, degno di nota perchè già responsabile dell’impeachment alla Camera durante il processo di impeachment di poco più di un anno fa. “Fare pressioni su un funzionario elettorale per” trovare “i voti così può vincere è potenzialmente criminale, e un altro flagrante abuso di potere da parte di un uomo corrotto che sarebbe un despota, se glielo permettessimo. Non lo faremo”.
Sempre su Twitter, il rappresentante Ilhan Omar ha sostenuto che “questo è chiaramente un reato da impeachment e credo che non ci sia nulla in termini di legge che dia a Trump l’immunità dal processo penale e dall’accusa per questo comportamento. Il partito della legge e dell’ordine è una farsa”.
Trump è stato messo sotto accusa dai democratici alla Camera nel dicembre 2019 per abuso di potere e ostruzione al Congresso per aver spinto l’Ucraina a indagare su Joe Biden e suo figlio Hunter ed è stato poi assolto dal senato controllato dai repubblicani.
Il coro democratico sul possibile secondo processo di impeachment – che non avrebbe precedenti nella storia degli Stati Uniti – arriva dopo che il Washington Post ha ottenuto e pubblicato la conversazione tra Trump e Brad Raffensperger, esponente repubblicano, che ha respinto le pressioni del presidente in vista della riunione del Congresso, il 6 gennaio, che deve certificare la vittoria elettorale di Biden.
Argomenti: donald trump
