Ecdc: "La chiusura delle scuole ultima decisione per contenere il virus"
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Ecdc: "La chiusura delle scuole ultima decisione per contenere il virus"

Lo dice il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) in un rapporto che però non considera l'impatto della variante inglese

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27 Dicembre 2020 - 11.41


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Il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc), in un rapporto pubblicato sul suo sito, che però non considera l’impatto della variante inglese, su cui non si hanno ancora dati disponibili ha detto che la chiusura delle scuole, come misura per limitare i contagi da SarsCov2, deve essere usata come ultima risorsa e per un tempo limitato, dato che l’impatto negativo a livello di salute fisica, mentale ed educativa, oltre che economica, supera i benefici. 

I dati di sorveglianza indicano che tra 1 e 18 anni, i bambini ammalatisi di Covid-19 hanno avuto un tasso più basso di ricoveri, di complicazioni gravi durante il ricovero e di morte rispetto a tutti gli altri gruppi d’età. I bambini di tutte le età sono suscettibili e possono trasmettere il coronavirus, anche se i più piccoli appaiono meno suscettibili all’infezione, e quando contagiati, portano meno spesso a contagi in casa rispetto ai bambini più grandi e agli adulti.

Da quando sono state riaperte le scuole in autunno, 12 paesi su 17 hanno risposto al monitoraggio dell’Ecdc, segnalando dei focolai nelle scuole, la maggiore parte dei quali (1185) in scuole superiori, seguiti da elementari (739) e asili (283), con variazioni che vanno da un focolaio in Lettonia in un asilo a oltre 400 in Spagna in scuole secondarie. Generalmente il focolaio ha visto sempre meno di 10 casi, ma in alcuni casi si sono superati gli 80 casi. Studi condotti in Germania e Italia suggeriscono che se un bambino è contagiato da un adulto, è più probabile che ciò sia avvenuto a casa che a scuola.

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