Tre membri della Eipr (Egyptian Initiative for Personal Rights), l’Ong con cui collaborava Patrick Zaki, sono stati rilasciati dall’Egitto. La Ue ha accolto la notizia con favore, definendola “un primo passo” e “ribadisce la richiesta che venga rilasciato Zaki, ricercatore dell’Eipr, detenuto dal febbraio 2020”. Lo ha detto oggi nella plenaria del Parlamento la commissaria europea all’Uguaglianza, Helena Dalli.
I tre membri della Eipr sono stati rilasciati lo scorso 3 dicembre. Per il rilascio degli attivisti si sono mosse la diplomazia internazionale e anche quella italiana. I tre dirigenti sono stati iscritti dalla Procura speciale per la sicurezza di Stato, nel caso 855/2020, la maxi-inchiesta che coinvolge attivisti, avvocati e giornalisti, con accuse di “terrorismo, diffusione di dichiarazioni false per danneggiare la sicurezza nazionale e utilizzo di internet per pubblicare notizie false”.
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