Assurdo. Messa in atto una vera e propria strategia per avvelenare i pozzi e creare problemi a Biden.
Donald Trump a due mesi dalla fine del suo mandato presidenziale, avrebbe infatti consultato i più alti funzionari americani sulla possibilità di “agire” contro un sito nucleare iraniano. Durante una riunione tenutasi giovedì allo Studio Ovale, riferisce il New York Times, il presidente Usa uscente ha chiesto a diversi collaboratori, tra cui il vicepresidente Mike Pence, il segretario di Stato Mike Pompeo e il capo di Stato Maggiore Mark Milley “se ci fosse la possibilità di agire contro” questo sito “nelle prossime settimane”. Ma gli interlocutori di Trump “hanno dissuaso il presidente dall’andare avanti con un attacco militare”, dato il rischio di una sua rapida degenerazione in un conflitto più ampio.
Trump avrebbe posto la sua domanda dopo il rilascio di un nuovo rapporto dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), secondo il New York Times, che identifica il sito in questione con quello di Natanz.
Nel 2018 Donald Trump ha deciso di portare gli Stati Uniti fuori dall’accordo internazionale firmato tre anni prima con l’Iran e alre potenze mondiali. Il presidente Usa ha anche ripristinato e poi rafforzato le sanzioni contro Teheran.
Gli europei stanno cercando di salvare questo accordo, almeno fino all’entrata in carica di Joe Biden, vincitore delle elezioni presidenziali americane del 3 novembre. Tuttavia, l’amministrazione Trump ha promesso di rafforzare ulteriormente le misure punitive – una strategia vista da alcuni osservatori come il desiderio di costruire un tale “muro di sanzioni” che sarebbe difficile per Joe Biden tornare indietro.
Argomenti: donald trump