Un discorso eversivo e con toni da golpista che non promette nulla di buono per il futuro degli Stati Uniti: “Se si contano i voti legali, sto vincendo io facilmente”. Lo ha detto il presidente Donald Trump in una dichiarazione dalla Casa Bianca.
Ha poi aggiunto: “Se si contano i voti illegali, stanno cercando di rubarci le elezioni”, ha ripetuto Trump, ribadendo che si sta tentando di bloccare il conteggio dei “voti che sono arrivati tardi”. “Io ho già vinto in modo deciso in molti stati cruciali, con vittorie enormi”, ha rivendicato.
E ancora: “Non permetteremo ai corrotti di rubare le elezioni, il nostro obiettivo è di difendere l’integrità delle elezioni”. Ha insistito denunciando più volte il tentativo dei democratici di “rubare” il voto.
Trump ha denunciato il “sistema corrotto del voto per posta, che ha veramente distrutto il nostro sistema: vogliono trovare tutti i voti di cui hanno bisogno e sembra che siano in grado di farlo. Aspettano e aspettano e li troveranno”. Ancora il presidente ha accusato “la corrotta macchina democratica” e ha parlato di Detroit e Philadelphia come di “due dei più corrotti posti politici nel nostro Paese”, che “non possono essere responsabili della manipolazione dell’esito della corsa elettorale, di una corsa presidenziale molto importante”.
Un eversore più che il presidente degli Stati Uniti.
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