Ci mancano solo i fascisti ad alimentare il clima pesante negli Stati Uniti: sale infatti la tensione a Portland, diventata la città simbolo del movimento di protesta dell’estrema sinistra statunitense.
Nella città dell’Oregon è stato convocato il raduno dei Proud Boys, gruppo dell’estrema destra, noto per le posizioni maschiliste, pro Trump ed in difesa della polizia e per provocare scontri con i gruppi dell’estrema sinistra.
Le autorità di Portland, da mesi prese di mira da Donald Trump che le accuse, come quelle di altre città democratiche, di aver condonare l’illegalità, temono che oggi si possano verificare scontri con i gruppi antifa che hanno indetto per oggi una contro manifestazione.
Tanto più che il raduno dei “ragazzi orgogliosi” avviene dopo che due sere fa durante le proteste per la mancata incriminazione degli agenti che uccisero Breonna Taylor gli agenti sono dovuti intervenire per sgombrare dimostranti che tiravano pietre davanti al quartier generale della polizia cittadina.
Il presidente dei Proud Boys, Enrique Tarrio, ha detto che intende difendere “la libertà di espressione” in una città che “è diventata l’epicentro delle rivolte nel Paese”.
Argomenti: donald trump