Un cristiano condannato a morte in Pakistan per blasfemia

Si tratta di Asif Pervaiz, 37 anni, accusato di aver inviato messaggi "blasfemi" nei confronti del profeta Maometto sul telefono di un suo ex supervisore al lavoro

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8 Settembre 2020 - 19.46


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Purtroppo non è la prima volta; un tribunale di Lahore, nel Pakistan orientale, ha condannato a morte per blasfemia un cittadino di fede cristiana. Si tratta di Asif Pervaiz, 37 anni, accusato di aver inviato messaggi “blasfemi” nei confronti del profeta Maometto sul telefono di un suo ex supervisore al lavoro. Lo ha detto il suo avvocato, Saif-ul-Malook, all’emittente al- Jazeera, spiegando che ”l’uomo che lo ha denunciato era un supervisore nella fabbrica di calze dove Asif lavorava”.

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Il tribunale di Lahore ha oggi respinto la testimonianza dell’imputato, condannandolo alla pena capitale. Pervaiz “ha negato le accuse e ha detto che quest’uomo (che lo accusa, ndr) stava cercando di convincerlo a convertirsi all’Islam”, ha detto il legale. L’uomo che ha sporto denuncia, Muhammad Saeed Khokher, ha negato di voler convertire Parvaiz, secondo quanto ha dichiarato il suo avvocato Ghulam Mustafa Chaudhry.

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