Gualtieri scrive all'Ue: "Nel 2020 il deficit per l'epidemia salirà al 2,5% del Pil"
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Gualtieri scrive all'Ue: "Nel 2020 il deficit per l'epidemia salirà al 2,5% del Pil"

Il ministro dellʼEconomia sottolinea quanto sia "rischioso alzare le tasse per coprire i costi delle misure dʼemergenza".

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6 Marzo 2020 - 08.09


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La ricaduta economica dell’emergenza coronavirus “sarà ampia e non possiamo prevederne con precisione la sua durata in questa fase”. E’ quanto scrive il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, in una lettera indirizzata a Bruxelles in cui chiede la flessibilità sugli obiettivi di bilancio. E sottolinea: “La previsione di deficit per il 2020
salirà al 2,5% del Pil. A settembre il Parlamento aveva autorizzato un disavanzo pubblico del 2,2%”.

“Alcune nazioni hanno annunciato restrizioni sui viaggi verso l’Italia. Un certo numero di settori della nostra economia ne soffriranno”, ha spiegato il ministro. “Il pacchetto che stiamo per legiferare vale 6,3 miliardi di euro in termini di impatto sul disavanzo pubblico”, ha proseguito.

“Rischioso alzare le tasse per far fronte all’emergenza” Gualtieri si è detto convinto che “alzare il carico fiscale per coprire i costi del pacchetto d’emergenza in questa fase aggraverebbe i rischi per l’economia italiana e danneggerebbe il clima di fiducia in un momento molto delicato”. Nelle missiva si precisa che il governo fornirà “risorse extra per il sistema sanitario pubblico, la Protezione civile e le forze di sicurezza, in modo che possano, rispettivamente, fornire assistenza alle persone colpite dalla malattia e applicare politiche di prevenzione”.

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“L’Ue dovrebbe usare flessibilità” Di fronte all’ampliarsi dei contagi di coronavirus, “crediamo che l’Ue debba rispondere a questa emergenza usando la flessibilità del Patto di Stabilità e Crescita e preparando uno stimolo di bilancio coordinato”, si legge ancora nella lettera inviata al vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, e al Commissario Ue agli Affari economici, Paolo Gentiloni.

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