Nel sud-ovest della Siria si sono almeno mezzo milione di bambini sfollati negli ultimi due mesi e mezzo, ossia da quando si sono intensificati i combattimenti tra le forze governative di Assad appoggiate dalla Russia e i ribelli jihadisti sostenuti dalla Turchia di Erdogan.
Lo ha comunicato l’Unicef, che riferisce anche che decine di migliaia di bambini sono costretti a vivere all’addiaccio, con le tempure invernali che stanno causando molte vittime.
Davanti a questa situazione, l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Michelle Bachelet ha espresso il suo “orrore” per le violenze e le dimensioni della crisi umanitarie nel Paese. esortando tutte le parti coinvolte nel conflitto a cessare immediatamente le ostilità e garantire la protezione di tutti i civili. La Bachelet ha chiesto in particolare l’istituzione di “corridoi umanitari” per consentire ai civili di fuggire dai bombardamenti.
Ha inoltre invitato il governo di Damasco e i suoi alleati, che conducono un’offensiva da dicembre nell’ultimo grande bastione tenuto da jihadisti e ribelli, “ad autorizzare i corridoi umanitari” e facilitare il “passaggio di civili in sicurezza”. “Nessun rifugio è più sicuro – ha poi chiarito l’Alto commissario -. E mentre l’offensiva del governo continua e le persone vengono costrette in aree sempre più piccole, temo che verranno uccise più persone”.