Nancy Pelosi rinvia il tradizionale discorso sullo stato dell'Unione: Trump infuriato
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Nancy Pelosi rinvia il tradizionale discorso sullo stato dell'Unione: Trump infuriato

"Il governo è chiuso" ha ammonito la speaker della Camera che fa slittare lo speech di inizio anno. Trump risponde: "Ciò che sta succedendo con i democratici è vergognoso".

Donald Trump e Nancy Pelosi
Donald Trump e Nancy Pelosi
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24 Gennaio 2019 - 09.54


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Il tradizionale discorso del Presidente americano sul bilancio dell’anno appena trascorso e sulle politiche future, previsto per il 29 gennaio a Camere riunite, è slittato.
Tradizionalmente il discorso sullo Stato dell’Unione viene esposto dal presidente alla Camera dei Rappresentanti, con il Congresso riunito in seduta congiunta e alla presenza di tutto il governo (tranne il vice presidente che viene portato in una location segreta) e di tutti i giudici della Corte Suprema.
La speaker della camera Nancy Pelosi, ha chiesto a Trump di posticipare il discorso, visto che, a causa della chiusura parziale del governo federale dovuta allo Shutdown, non sarebbe possibile garantire l’adeguata sicurezza al Presidente.
La speaker della Camera dei Rappresentanti USA è stata irremovibile nel negare al presidente Donald Trump la possibilità di tenere in Congresso l’annuale discorso sullo Stato dell’Unione. “Il governo è chiuso”, ha ammonito Pelosi dopo lo stallo che va avanti da 33 giorni per non aver trovato ancora un’accordo sul bilancio.
“Quello che sta succedendo con i democratici è una vergogna. Sono diventati radicalizzati, non vogliono la sicurezza del Paese”, risponde Trump, dopo l’ennesimo diniego alla richiesta di fondi per la costruzione del Muro al confine con il Messico. Il Presidente ha però ceduto alle pressioni, rinviando il discorso ad una data successiva alla fine dello Shutdown.
In precedenza, Trump aveva tentato di aggirare il veto e pensato di dribblare le richieste della Pelosi pronunciando il discorso in altre sedi (gli sono già state offerte quelle di Raleigh in Carolina del Nord e Lansing in Michigan), ma ha rinunciato all’alternativa di tenerlo fuori da Washington, perché sarebbe stata una palese sconfitta politica.

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