Peschereccio bloccato in mare, l'Unhcr: "in fretta una soluzione, i migranti non possono rientrare in Libia"
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Peschereccio bloccato in mare, l'Unhcr: "in fretta una soluzione, i migranti non possono rientrare in Libia"

Dal 22 novembre il Peschereccio Nuestra Madre de Loreto è bloccato in mare e nessun porto lo autorizza ad attraccare. L'Onu insiste su una soluzione urgente

Migranti a bordo della nave
Migranti a bordo della nave
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1 Dicembre 2018 - 10.52


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In seguito alla denuncia di alcuni parlamentari europei, l’Unhcr (Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati) torna e esprimere preoccupazione per il peschereccio Nuestra Madre de Loreto, da giovedì 22 novembre bloccato in mare con 12 migranti a bordo rifiutati da vari paesi europei. 

L’Unhcr ha offerto alla Spagna la propria collaborazione per trovare una soluzione che impedisca il rimpatrio forzato dei migranti in Libia, considerato dall’Onu come porto non sicuro. 

Tra i migranti cominciano a manifestarsi gravi problemi di salute e ci sono anche due minori a bordo: l’Unhcr insiste sull’urgenza di trovare una soluzione negoziata tra i vari paesi europei e ribadisce la necessità di adottare dei protocolli di soccorso, sbardo e distribuzione prevedibili che evitino di mettere a rischio il principio del salvataggio in mare e che sostistuiscano l’attuale sistema, “nave per nave”. 

L’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati rimane a disposizione delle autorità e dei suoi partner europei per trovare una soluzione alternativa, rapida e sicura. Come è stato dimostrato in precedenti esperienze positive, questo tipo di soluzione potrebbe consistere in un accordo tra i paesi per uno sbarco e il successivo trasferimento delle persone soccorse, basato su un approccio di solidarietà e responsabilità condivisa.

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