El Chapo a processo negli Stati Uniti: rischia l'ergastolo
Top

El Chapo a processo negli Stati Uniti: rischia l'ergastolo

Oggi la prima udienza a New York contro il boss del cartello di Sinaloa considerato il più grande e pericoloso narcotrafficante al mondo. Era stato estradato dal Messico nel 2017

Joaquin "El Chapo" Guzman
Joaquin "El Chapo" Guzman
Preroll

globalist Modifica articolo

5 Novembre 2018 - 10.00


ATF

Si apre oggi a New York il processo a Joaquin “El Chapo” Guzman, il capo del cartello di Sinaloa, considerato il più grande e pericoloso narcotrafficante al mondo. Guzman, che è rinchiuso in un carcere di massima sicurezza a Manhattan, è accusato di avere gestito, per circa 25 anni, il contrabbando di oltre 155 tonnellate di cocaina negli Stati Uniti, accumulando una fortuna persino superiore al colombiano Pablo Escobar.
Dovrà rispondere di 17 capi d’imputazione, compresi il riciclaggio di denaro sporco e la cospirazione per omicidio. Il processo a Brooklyn, che costerà milioni di dollari e dovrebbe durare più di quattro mesi, vedrà uno dei criminali più famosi al mondo contrapporsi al sistema giudiziario americano, dopo il suo arresto in Messico e l’estradizione negli Stati Uniti.
L’identità dei 12 membri della giuria e dei loro 4 supplenti resterà anonima e i giurati saranno scortati e protetti da agenti federali armati, una procedura riservata solo ai casi di imputati molto pericolosi. Il giudice della corte distrettuale degli Stati Uniti, Brian Cogan, presiederà il processo a porte chiuse.
El Chapo Guzman è stato estradato nel 2017 dopo essere scappato due volte da una prigione di massima sicurezza in Messico. La prima nascosto in un carrello della lavanderia, poi attraverso un lungo tunnel scavato sotto la sua cella.
Se ritenuto colpevole il narcotrafficante potrebbe trascorrere in carcere il resto della sua vita. Il cartello di Sinaloa, che Guzman ha fondato nel 1989, è ancora molto potente. Il suo co-imputato Ismael “El Mayo” Zambada è ancora in libertà e il traffico di droga – legato a omicidi, sparizioni ed altri episodi di violenza – prosegue senza sosta in Messico. L’anno scorso, il Paese è stato testimone di 29.000 assassini.

Native

Articoli correlati