I palestinesi e "il ghetto" dove sono costretti a vivere, costruito da Israele
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I palestinesi e "il ghetto" dove sono costretti a vivere, costruito da Israele

Dal 2002 Israele ha cominciato a costruire una barriera di separazione in Cisgiordania.

Il muro
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16 Aprile 2018 - 13.25


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“Con la costruzione del muro non possiamo più accedere ai nostri terreni. Tutto quello che avevamo ci è stato rubato. Piangiamo ma nessuno vede le nostre lacrime”, dice Umm Judah, docente palestinese in pensione.

Dal 2002 Israele ha cominciato a costruire una barriera di separazione in Cisgiordania. Dei 764 chilometri di muro pianificati, ne sono stati costruiti 570. La barriera è stata costruita quasi interamente sulle terre palestinesi e ha un impatto molto forte sulla vita delle persone: ogni giorno migliaia di palestinesi sono costretti a fare lunghe file ai checkpoint controllati dall’esercito israeliano per andare a lavorare in Israele.

Un mondo di muri è una serie del giornale brasiliano Folha de S. Paulo sulle barriere costruite per chiudere i confini, fermare i migranti o nascondere la povertà. Nel 2001 ne esistevano 17, oggi sono 70.

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La linea di separazione tra Israele e Cisgiordania è chiamata Linea verde e segna le frontiere precedenti alla guerra dei sei giorni, con la quale nel 1967 Israele occupa i territori palestinesi. Nel 1987 scoppia la prima intifada, che si conclude nel 1993 con la firma degli accordi di Oslo e la successiva creazione dell’Autorità nazionale palestinese (Anp). La Cisgiordania viene divisa in tre aree amministrative: l’area A, sotto controllo palestinese (18 per cento del territorio); l’area B, a controllo misto (21 per cento del territorio); e l’area C, controllata da Israele (60 per cento del territorio). La maggioranza della popolazione palestinese vive nelle zone A e B. Circa il 70 per cento dell’area C – che comprende la maggior parte dei terreni agricoli, delle risorse naturali e delle terre disponibili – è di fatto a uso esclusivo degli israeliani. Nei territori palestinesi continuano a sorgere e a espandersi gli insediamenti israeliani, dichiarati illegittimi dalla comunità internazionale.

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Nel 200o i palestinesi scatenano la seconda intifada per ribellarsi all’occupazione israeliana. Circa tremila palestinesi e mille israeliani muoiono durante la rivolta. Nel 2002 Israele comincia a costruire la barriera di separazione con lo scopo formale di impedire gli attentati. Il muro viene costruito soprattutto nel versante palestinese della Linea verde, favorendo la nascita di nuove colonie tra la Linea verde e la barriera. Attualmente in Cisgiordania ci sono 132 insediamenti in cui vivono quasi 400mila coloni israeliani, secondo il movimento pacifista israeliano Peace Now. A questi si aggiungono 97 insediamenti costruiti senza un’autorizzazione ufficiale.

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