Deniz Naki, calciatore curdo-tedesco, ha iniziato uno sciopero della fame davanti al quartier generale delle Nazioni Unite a Ginevra per protestare contro l’intervento militare della Turchia ad Afrin: “Chiediamo che l’esercito turco e i suoi alleati islamici si ritirino da Afrin e finiscano questa guerra di aggressione”, ha detto l’ex giocatore del St.Pauli al quotidiano tedesco Die Welt.
Ginevra è la città ospite, fino a venerdì, della 37esima sessione ordinaria del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite. Naki sta portando avanti la sua protesta insieme a un gruppo di attivisti curdi. La famiglia del calciatore 28enne appartiene alla minoranza curda in Turchia; dopo avere giocato in Germania con Bayer Leverkusen, St.Pauli e Paderborn il calciatore 28enne ha continuato la sua carriera in Turchia prima con il Genclerbirlig di Ankara e poi con l’Amedspor. L’anno scorso un tribunale turco lo aveva condannato a 18 mesi di carcere, pena poi sospesa, per propaganda terroristica dopo avere pubblicato sui social materiale relativo al PKK.
Lo scorso anno, il giocatore è scampato a un attentato in autostrada al confine con il Belgio: la sua auto è stata centrata da due proiettili mentre viaggiava nei pressi della cittadina di Dueren. Sempre a gennaio, la Federcalcio turca lo ha squalificato per tre anni e mezzo per aver condiviso sui social un video in cui si faceva appello a partecipare a una manifestazione contro l’offensiva militare lanciata dalla Turchia lo scorso 20 gennaio ad Afrin.