Cinquantanni fa l'offensiva del Tet: il Vietnam ricorda i caduti
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Cinquantanni fa l'offensiva del Tet: il Vietnam ricorda i caduti

Non fu una vittoria militare, ma diede inizio al processo bellico che portò alla caduta del regime di Saigon.

L'offensiva del Tet
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1 Febbraio 2018 - 13.05


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Il Vietnam ha celebrato il cinquantesimo anniversario dell’offensiva del Tet, che, pur non essendo stata una vittoria militare, sul campo, segnò un punto di svolta nella guerra contro gli Stati Uniti. Dozzine di artisti e acrobati, travestiti da soldati e contadini, si sono esibiti davanti a grandi foto del tempo davanti a migliaia di spettatori.
Per molti veterani presenti all’evento, questi spettacoli hanno ricordato quei giorni. “Abbiamo resistito fino a quando non abbiamo più pallottole, poi abbiamo lasciato le nostre armi e abbiamo ripiegato”, ha detto Nguyen Van Duoc, 75 anni, ricordando i compagni caduti ed i cui corpi non sono mai stati trovati.
Cinquanta anni fa, alla fine di gennaio del 1968, alla vigilia del nuovo anno lunare (chiamato “Tet” in Vietnam), le forze comuniste vietnamite del Nord lanciarono una offensiva generale a sorpresa nel sud.
Nonostante le perdite significative – stimati almeno 58.000 dalla parte dei combattenti del Vietnam del Nord – il vantaggio tattico preso dall’attacco a sorpresa di decine di migliaia di combattenti permise alle truppe del Nord di prendere il controllo più di 100 località sostituendosi alle truppe sudvietaime, sostenute dagli Stati Uniti.
“L’offensiva generale della primavera del 1968 sarà per sempre un simbolo di patriottismo, determinazione e volontà di indipendenza e libertà”, ha dichiarato Nguyen Thien Nhan, segretario del Partito Comunista per la regione di Ho Chi Minh.
Secondo le cifre ufficiali di fonte vietnamita, più di tre milioni di civili sono stati uccisi durante la guerra, oltre a 2,5 milioni di soldati in entrambi i campi (comunisti e filo-americani).
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, oltre 58.000 soldati sono morti in Vietnam. Molti reduci, una volta tornati in America, non hanno retto ai traumi della guerra suicidandosi.

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