La giustizia belga ha ufficializzato oggi la fine della procedura di estradizione per Carles Puigdemont e altri quattro ex membri dell’esecutivo catalano esuli in Belgio. E’ la conseguenza della determinazione del Corte suprema spagnola di ritirare i mandati di arresto internazionale nei confronti dei leader dell’indipendentismo catalano.
Il giudice unico della camera di consiglio di Bruxelles (una figura simile al Gup dell’ordinamento italiano) ha dichiarato “non applicabile” la procedura. I mandati di arresto europei erano stati ritirati, contro ogni previsione, il 5 dicembre, da un giudice della Corte suprema spagnola. Questa decisione è giunta cinque settimane dopo che erano stati emessi da un’altra giurisdizione di Madrid, probabilmente in considerazione delle dichiarazioni dei cinque politici catalani che aveva espresso l’intenzione di tornare in Spagna per difendersi dalle pesanti accuse loro contestate.
Carles Puigdemont, Antoni Comin, Meritxell Serret, Lluis Puig e Clara Ponsati, in esilio in Belgio dal 30 ottobre, sono quindi sollevati dei limiti alla loro libertà di movimento imposti dal Tribunale belga nel contesto della procedura di estradizione. Ma rischiano ancora l’arresto nel loro Paese, che li accusa di avere guidato la sedizione della Catalogna.
