Brasile, il Presidente Temer revoca lo status di rifugiato politico a Battisti

L'estradizione dell'ex terrorista dei Proletari Armati per il Comunismo (Pac) sembra aver compiuto un passo avanti

Cesare Battisti
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12 Ottobre 2017 - 06.57


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L’estradizione dell’ex terrorista dei Proletari Armati per il Comunismo (Pac) Cesare Battisti dal Brasile all’Italia sembra aver compiuto un passo avanti. Il presidente Michel Temer ha revocato lo status di rifugiato – concesso dall’ex presidente Inacio Lula da Silva – e ha dato ordine di estradarlo in Italia sempre che, nel mentre, i giudici del Tribunale Supremo Federale non accettino la richiesta di ‘habeas corpus’ (si esprimano contro la limitazione delle libertà personali) chiesta dai suoi legali lo scorso 25 settembre quando il governo italiano ripresento la richiesta di estradizione. La decisione spetta ora al giudice Luiz Fux. Lo riferisce il quotidiano locale Jornal do Brasil. Battisti era stato arrestato il 4 ottobre vicino al confine con la Bolivia mentre, secondo la polizia, stava provando a scappare. L’ex membro dei Pac è stato condannato in Italia in contumacia in via definitiva nel 1993 per quattro omicidi. È fuggito prima in Francia e poi in Brasile: qui fu arrestato nel 2007 e, a seguito dell’arresto, l’Italia ne chiese l’estradizione. Nel 2009 la Corte suprema brasiliana aveva autorizzato l’estradizione, ma si trattava di una decisione non vincolante, che lasciava l’ultima parola al capo dello Stato. L’allora presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, nel suo ultimo giorno di mandato il 31 dicembre del 2010, negò l’estradizione. 

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