L'amica italiana di Driss Oukabir: era un giovane normalissimo, beveva birra ma pregava
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L'amica italiana di Driss Oukabir: era un giovane normalissimo, beveva birra ma pregava

La viterbese Silvia Acciaresi è stata sentita dalla digos: aveva conosciuto Driss Oukabir a Barcellona e fatto andare alcuni giorni a Viterbo

Driss Oukabir
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20 Agosto 2017 - 08.46


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Lo aveva incontrato a Barcellona nel 2014, poi la frequentazione in Italia in quelle due settimane in cui quel giovane era venuto a cercare lavoro. Niente di più, una semplice conoscenza, neanche un’amicizia, assolutamente no una relazione. Mette i puntini sulle i in un’intervista, Silvia Acciaresi, la 40enne di Viterbo che ha conosciuto Driss Oukabir, il 28enne marocchino finito in carcere dopo la strage di Barcellona perché risulta che a suo nome sia stato noleggiato il van-killer. “Sono finita in una cosa più grande di me, non sapevo nulla, non manifestava idee estremiste”, esordisce la donna.
“Non avrei mai immaginato – ha detto – In ogni caso se quell’uomo è un terrorista la polizia fa bene ad arrestarlo, con lui ho perso ogni contatto dal 2014”. “Non è un mio amico”, precisa. “Poi io dell’attentato non ne sapevo nulla. Ho saputo di essere finita in questa storia enorme quando la Digos mi ha chiamato e detto che dovevo presentarmi in questura. Lì ho appreso tutto”.
“Era l’estate 2014”, racconta Silvia Acciaresi. “Io conoscevo la madre, Fatima, e l’ho avvisata che sarei andata a Barcellona. Loro abitano a Ripoll, a cento chilometri, e lei mi ha detto che a Barcellona avrei trovato il figlio che lavorava”. “Con Dirss è nata un’amicizia, ma nessuna storia d’amore come ho letto sui siti”.
Era “una persona normalissima. Beveva birra, pregava alle ore che doveva pregare, molto religioso”. La donna sottolinea che con Driss “non c’è stata alcuna relazione”. In Italia, “non è stato a casa mia ma in un bed and breakfast in paese”, aggiunge. “Posso confermarle che il biglietto aereo Ryanair gliel’ho pagato io, non perché avevamo una relazione ma perché volevo aiutarlo a trovare un lavoro in Italia”. “Non ha trovato lavoro, è andata via”. La donna dice anche di non aver insistito per rivederlo: “Io avevo 40 anni e lui 25, un bambino per me”.

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