In Siria c’è la guerra. E un giorno non lontano qualcuno ci racconterà chi, come e perché l’ha alimentata. Chi ha armato chi e per cosa.
L’unica cosa certa è che dopo una guerra civile che dura da anna e durante la quale, più o meno, tutti hanno combattuto tutti, il paese è distrutto.
I profughi sono tantissimi. Tanti in Turchia, in Giordania, in Libano. E non solo.
Tanti hanno cercato di fuggire in Europa. Molti sono stati accolti. Ma adesso tutto è cambiato. L’Europa ha alzato i ponti levatoi. Frontiere blindate, gara a chi fa la faccia feroce.
Così i profughi che sono riusciti con grande difficoltà a raggiungere la Grecia lì sì fermano.
Alcuni di loro si sono radunati ad Atene a protestare davanti all’ambasciata della Germania perché il governo di Berlino ha bloccato i ricongiungimenti.
Mariti in Germania e mogli in Grecia. Basta rifugiati. E pazienza se in Siria, Iraq e dintorni si continua a morire. Per chi commercia armi le porte sono sempre aperte.
Pietà l'è morta anche per i siriani fuggiti dalla guerra: restino in Grecia
Una protesta davanti all'ambasciata tedesca di Atene: Berlino ha detto basta ai ricongiungimenti familiari. Mariti, mogli e figli divisi: ci sono le elezioni
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globalist Modifica articolo
22 Luglio 2017 - 17.11
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