Nonostante le dure condizioni carcerarie e nonostante l’asprezza con la quale le autorità israeliane hanno risposto alle proteste dei palestinesi loro bogliono andare avanti e non mollare.
Lo ha detto l’agenzia ufficiale Wafa secondo cui Barghouti ha escluso «ogni possibile negoziazione» ed ha annunciato «una escalation» dell’iniziativa dello sciopero della fame proclamato dai prigionieri che fanno riferimento ad al-Fatah.
Will Marwan Barghouti – che ha fatto riferimento alla “Nakba”, con la quale i palestinesi ricorderanno la nascita dello stato di Israele nel 1948 – ha chiesto che sia lanciata «una campagna di disobbedienza civile e nazionale».
Per Barghouti non vi può essere alcun negoziato di pace con Israele se quest’ultimo «non mette fine all’occupazione, non ferma gli insediamenti e non riconosce Gerusalemme capitale dello Stato palestinese».
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