Bavaglio e repressione; repressione e bavaglio: la cittadina tedesca Mesale Tolu, che scrive per alcuni media filo-curdi, vietati e ritenuti “terroristi” in Turchia, è stata arrestata dalla polizia a Istanbul in un blitz nella notte del primo maggio, alla vigilia delle manifestazioni per la Festa dei lavoratori.
Al momento dell’arresto la donna si trovava nel proprio appartamento con il figlio di due anni.
La notizia p stata data media locali, secondo cui Tolu, 33 anni, è di origini turche ma è nata e cresciuta in Germania. Dopo aver acquisito una decina d’anni fa la cittadinanza tedesca, nel 2014 si è trasferita a Istanbul con il marito turco, Suat Corlu, anche lui giornalista, arrestato con accuse analoghe. A Tolu, tra l’altro, verrebbe contestata la partecipazione nel 2015 al funerale di due militanti del gruppo illegale di estrema sinistra Mlkp.
Il portavoce del ministero degli Esteri, Martin Schaefer, ha però affermato che è stato accertato che «il bambino si trova adesso con la famiglia e viene assistito al meglio»
La preoccupazione del governo tedesco
“Questo caso ci preoccupa, ci aspettiamo che sia possibile l’assistenza consolare, perché si tratta di una cittadina tedesca, e ci sono regole chiare”, ha detto il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert, in conferenza stampa. Dopo il caso Deniz Yucel, reporter della Welt, arrestato a Istanbul – ha spiegato il portavoce del ministro degli Esteri, Martin Schaefer – sono oggi complessivamente sei i cittadini tedeschi in prigione nel paese di Erdogan, quattro dei quali sono anche cittadini turchi, come Yucel”.
