Ancora venti di guerra e minacce: l’ambasciatrice americana all’Onu, Nikki Haley, non ha escluso un raid degli Stati Uniti contro la Corea del Nord, se Pyongyang effettuerà un altro test nucleare. Lo ha detto la delegata Usa in una serie di interviste.
«Non faremo qualcosa a meno che non ce ne dia motivo», ha spiegato, citando ad esempio un attacco ad una base militare americana o l’uso di un missile balistico intercontinentale. Se la Corea del Nord Corea farà il sesto test nucleare, allora «il presidente Donald Trump entrerà in campo e deciderà cosa fare».
L’ambasciatrice americana ha poi lodato il tentativo della Cina di fare pressione sulla Corea del Nord per cessare i test missilistici. Quindi, ha definito il giovane leader Kim Jong-un come instabile e paranoico.
Sull’arresto del cittadino americano a Pyongyang, lo scorso fine settimana, Haley ha affermato che la Corea del Nord usa le detenzioni come «strumento di negoziato» con gli Stati Uniti.
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