Si tratta di una di quelle operazioni che Trump vorrebbe tagliare dal suo bilancio, ossia aiutare l’Onu. Ma intanto le Nazioni unite hanno approvato un prestito di emergenza da 22 milioni di dollari per prevenire un’altra carestia in Somalia. Il Central Emergency Response Fund (Cerf) ha indirizzato i fondi alla Fao, la Food and Agriculture Organization, nella speranza di riuscire ad evitare la catastrofe nel paese, neppure 5 anni dopo l’ultima carestia.
La Somalia ha decretato lo stato di calamità nazionale lo scorso mese, quando il numero delle persone che soffre la fame ha raggiunto i tre milioni e 6,2 milioni di persone avranno difficoltà a procurarsene nel giro dei prossimi tre mesi.
Secondo la Fao i fondi dovranno aiutare le comunità rurali più vulnerabili e “permettere di salvare immediatamente le vite e i mezzi di sussistenza di coltivatori e allevatori, in attesa dell’arrivo dei fondi dei donatori”, ha spiegato il coordinatore agli affari umanitari Stephen O’Brien, evocando una “catastrofe umanitaria”.
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