Già facevano quello che volevano nonostante qualche timida opposizione di Obama e Kerry. Figuriamoci adesso con Trump e i suoi modi spicci e l’avversione che ha contro arabi e musulmani. E questo nonostante una risoluzione dell’Onu.
E il governo di Tel Aviv non ha perso tempo: «Ho concordato con il ministro della Difesa Avigdor Lieberman la costruzione di 2’500 nuovi alloggi in Cisgiordania». Lo ha annunciato su Twitter il premier israeliano Benyamin Netanyahu, aggiungendo: «Continuiamo e continueremo a costruire».
Secondo il ministero della difesa, gran parte delle nuove case sorgeranno nei blocchi di insediamenti già esistenti, 100 circa in quello di Beit El a nord di Gerusalemme e altri nei dintorni di Migron, a sua volta non lontano dalla città.
Netanyahu nei giorni scorsi aveva annunciato che le costruzioni sarebbero continuate nei “gushim”, gli insediamenti ebraici maggiori, ma aveva anche subordinato il tutto ad un corretto coordinamento con gli Stati Uniti. Il ministro Lieberman ha dichiarato che «si sta tornando alla normalità in Giudea e Samaria», termine con il quale il governo israeliano chiama la Cisgiordania.
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