La questione era diventata spinosa, dopo l’alzata di scudi fatta da Tel Aviv contro la risoluzione delle Nazioni Unite (passata perché gli Stati Uniti non avevano messo il veto) che criticava lo stato di Israele per gli insediamenti in Cisgiordania.
Così il Comune di Gerusalemme ha cancellato il voto di approvazione previsto per oggi di circa 618 nuove case nella parte est della città, quella a prevalenza araba.
Lo ha detto la Radio Militare. Secondo quanto riferito da fonti del Comitato edilizio, la richiesta di annullamento sarebbe arrivata dall’ufficio del premier Benyamin Netanyahu, che però non ha commentato.
Ufficiosamente però fonti vicine al governo hanno fatto sapere che la decisione è stata presa per non aprire uno scontro formale con l’amministrazione Obama. Ma potrebbe trattarsi di un semplice rinvio. Tra meno di un mese alla Casa Bianca arriverà Donal Trump che promette di essere uno strenuo difensore delle linee più oltranziste di Israele.
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