Colombia, pace ancora lontana: l'opposizione contro l'ultimo accordo
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Colombia, pace ancora lontana: l'opposizione contro l'ultimo accordo

I rappresentanti dell'opposizione: "Solo un ritocco a quello respinto dai cittadini". Intanto una scia di delitti politici insanguina il processo di pace.

Colombia, pace ancora lontana: l'opposizione contro l'ultimo accordo
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22 Novembre 2016 - 19.14


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Pace ancora lontana in Colombia. Rodrigo Londono, detto Timochenko, ed altri dirigenti delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (Farc) sono arrivati a Bogotà per preparare la firma di un nuovo accordo di pace con il governo di Juan Manuel Santos, dopo quello bocciato nel referendum dello scorso 2 ottobre.

L’agenzia Nuova Colombia, che diffonde notizie provenienti dalla guerriglia, aveva informato che sette dei nove membri della segreteria delle Farc “sono riuniti per definire gli ultimi dettagli della firma dell’accordo definitivo a Bogotà” e aveva pubblicato tre immagini in cui si vedono Timocheko, il capo negoziatore delle Farc Ivan Marquez e altri responsabili del gruppo armato al loro arrivo nella capitale.

Dopo sei ore di colloqui l’opposizione colombiana ha bocciato il nuovo accordo di pace raggiunto il 12 novembre tra i negoziatori del governo e quelli delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc)

Il principale promotore del “no” al precedente accordo, l’ex presidente Alvaro Uribe, si è detto insoddisfatto della nuova intesa e ha chiesto di poter parlare direttamente con i responsabili delle Farc, approfittando la loro presenza a Bogotà.

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Dopo un Nobel per la Pace e una prima firma storica incassata ma rimandata indietro dal popolo la strada sembra ancora in salita.

Le modifiche rischieste. I rappresentanti dell’opposizione in Colombia con a capo l’ex presidente Uribe, strenuo oppositore colloqui con il gruppo ribelle, insistono per presentare alcune modifiche al testo. Gli oppositori ritengono il nuovo accordo solo un ritocco di quello respinto dai cittadini e per questo chiedono modifiche sostanziali al governo.

L’ultimo accordo. Lo scorso 12 novembre i rappresentanti delle Farc e del governo hanno annunciato dall’Avana un nuovo accordo di pace, che include alcune delle misure proposte dai difensori del “no” al referendum di ottobre, ma il governo finora non ha detto quando e dove sarà firmato.

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Il nuovo accordo dovrebbe essere approvato dal Parlamento colombiano, dove il governo di Santos sa di contare con la maggioranza dei voti.

Scia di sangue in Colombia. Le autorità olombiane investigano sulla morte di due attivisti del movimento ‘Marcia Patriottica’. I due dirigenti locali uccisi in 24 ore si chiamavano Erley Monroy, del municipio di San Vicente del Caguan, nel dipartimento di Caqueta’; e Didier Losada, del sentiero San Juan di Losada, nella demarcazione del Meta.
David Florez, portavoce del movimento di sinistra, ha chiesto al governo nazionale maggiore allerta sull’aumento di delitti politici nel paese. Florez ha aggiunto ai giornalisti che, nonostante i trattati sulla fine del conflitto armato tra le Farc-Ep ed il governo colombiano siano a buon punto, si registra purtroppo un aumento della persecuzione di leader sociali e difensori dei diritti umani in tutto il territorio nazionale.

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