La resistenza dei Sioux: no all'oleodotto sulle nostre terre sacre
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La resistenza dei Sioux: no all'oleodotto sulle nostre terre sacre

Il consiglio delle tribù ha invitato alla lotta: manifestazioni e scontri

Jode Goudy, presidente del Yakama nation parla all'assemblea tribale
Jode Goudy, presidente del Yakama nation parla all'assemblea tribale
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4 Settembre 2016 - 16.21


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Loro la chiamano resistenza, senza mezzi termini, E il consiglio delle tribù ha invitato alla lotta: così quattro guardie private di sicurezza e due dei loro cani sono rimasti feriti durante le manifestazioni.
 E’ il bilancio degli scontri in North Dakota, dove la tribù dei Sioux non intende mollare sull’oleodotto allo studio nell’area che, a loro avviso, distrugge la sacralità dei loro territori.
La protesta è in corso da settimane in vista dell’udienza del 9 settembre, quando un giudice dovrà stabilire se i lavori possono essere sospesi. “Questa è la terra dove sono sepolti i nostri antenati. E in un solo giorno di lavori questa terra sacra è stata trasformata in un buco’” hanno affermato i manifestanti della tribù Sioux, con i quali sono scesi in piazza in North Dakota altre centinaia di persone, contrarie all’oleodotto sotterraneo.

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