Tra una settimana e mezzo, giovedì 23 giugno, si terrà l’importante referendum sulla Brexit, cioè l’uscita del Regno Unito dell’Unione Europea. Il Paese è diviso, soprattutto perché in molti credono che l‘uscita dall’Ue potrebbe trascinare la Gran Bretagna nel tunnel di una “nuova austerity”. E ne è convinto anche David Cameron che, a pochi giorni dal referendum, prova a sferrare l’ultimo attacco al fronte pro-Brexit, dato molto avanti nei sondaggi. Il premier inglese ha provato a fare leva sui temi più cari agli inglesi, come il servizio sanitario nazionale, la casa e le pensioni.
“Brexit creerà un buco nero tra i 20 ei 40 miliardi di sterline nelle nostre finanze e così i nostri ministri dovranno rivedere la riforma delle pensioni”, ha avvertito Cameron sul Sunday Telegraph minacciando il rischio di una “nuova austerity”. “Se voterete ‘Leave’ molti dei nostri progetti salteranno”, ha detto il premier. “Dovremo rinegoziare un trattato con la Ue e potrebbero volerci dieci anni e sarebbero dieci anni persi per la Gran Bretagna”. Se voterete ‘Remain’, è stato l’appello di Cameron, “avrete un paese stabile e certezza per la vostra via”. “Vi assicuro che se restiamo nell’Ue il nostro paese avrà le risorse finanziarie per mantenere i benefit ai pensionati. E possiamo proiettarci verso la creazione di più lavoro, più case e più opportunità per i vostri bambini e i vostri nipoti”.
Voteranno i residenti nelle 4 nazioni britanniche, Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda del Nord.