Autocritica di Valls: abbiamo chiuso gli occhi di fronte ai salafiti

Il primo ministro francese: abbiamo ignorato l'avanzata delle idee estremiste. In questi quartieri una miscela di traffico di droga e islamismo radicale ha traviato alcuni giovani.

Il primo ministro francese Valls
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23 Marzo 2016 - 10.30


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Parole dure, all’indomani degli attentati di Bruxelles, del primo ministro francese Manuel Valls, secondo il quale “ovunque in Europa e anche in Francia”, “abbiamo chiuso gli occhi” sull’avanzata “delle idee estremiste del salafismo”.

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Ai microfoni di Europe 1, Valls non ha rigettato la responsabilità soltanto sul Belgio: “non voglio dare lezioni ai nostri amici belgi – ha detto – anche noi in Francia abbiamo quartieri sotto il controllo dei trafficanti di droga e dei salafiti”. “In questi quartieri – ha detto Valls che l’anno scorso fece polemica parlando di ‘apartheid’ delle banlieue in Francia – questa miscela di traffico di droga e di islamismo radicale ha traviato una parte della gioventù”.

“E’ una guerra che ci ha dichiarato il terrorismo” e “non è una guerra come tutte le altre”. Ha continuato il primo ministro francese. Tornando sul concetto della guerra all’indomani degli attentati di Bruxelles, il premier ha ribadito che tutto il mondo deve condurre questa guerra al terrorismo e in particolare contro lo stato islamico: “è il mondo intero che deve reagire”. “Non è una guerra come le altre – ha aggiunto Valls – non è neppure il tipo di terrorismo che abbiamo conosciuto negli anni 1970-1980. Questo terrorismo vuole distruggere quello che siamo, il nostro modo di vivere…la gente fuori dai caffé, quelli che prendono l’aereo, la metro”. Si tratta di una guerra “lunga” contro un nemico “interno ed esterno”, la battaglia “di una generazione”.

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