La Siria scomparsa, l'Isis, Putin e gli Usa nella trappola turca
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La Siria scomparsa, l'Isis, Putin e gli Usa nella trappola turca

Erdogan sta tentando di tirar dentro la Nato nel suo progetto di far nascere una zone cuscinetto in territorio siriano ed il gioco continua a farsi sempre più pericoloso

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7 Dicembre 2015 - 15.33


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E’ giunto il momento di rendersi conto di un fatto, per quanto orribile esso sia: i principali alleati di Washington nella sua guerra contro la Siria sono i due più grandi incubatori terroristici sul pianeta. Stiamo parlando di Arabia Saudita e la Turchia, Paesi gestiti entrambi da fanatici islamici che si dedicano alla diffusione violenta della “jihad “ nei quattro angoli della terra. Non che gli Stati Uniti abbiano le loro mani sporche di sague, però il punto non è questo, il punto è che se si sta cercando di vendere al pubblico la nostra guerra al terrore al pubblico, allora si dovrebbe pensare due volte alle alleanze con il gran sultano Erdogan e con il re di Riyadh.

Soltanto una distorsione ottica deve aver impedito alla squadra di pubbliche relazioni della Casa Bianca PR di correre ai ripari. Voglio dire, non avrebbero dovuto gettarsi nella mischia solo per convincere il pubblico che la guerra per procura in corso non è una farsa completa, come invece si è rivelata.Tutto dimostra che nessuno nell’amministrazione dà veramente retta ai fatti, Obama ha intenzione di fare quello che vuole fare, e se non vi piace, zitti.

Non è questo il messaggio? Ovviamente, lo è. Ma basta guardare come l’apatia si stia trasferendo ad altri settori di governo quasi che fosse strategicamenrte pianificata. Prendete la Siria per esempio, dove ad un “think thank” di esperti è stato affidato il compito di preparare un piano per rovesciare un regime laico senza: 1-innescare una rivolta violenta. 2- provocare massicce manifestazioni contro la guerra in tutto il mondo e, 3 – causare centinaia o migliaia di vittime americane. In altre parole, è comprensibile come i nostri stimati leaders non volessero un altro Iraq .
Quella, ogni caso, era la missione. Così i nostri cervelloni si sono approcciati a questo piano geniale arruolando militanti sunniti che la CIA avrebbe finanziare, armare, addestrare e distribuire in Siria per combattere in loco scatenando l’inferno, e poi rovesciare il regime del presidente Bashar al Assad. Questo era il piano, almeno.

Quattro anni e mezzo più tardi, la Siria è un disastro peggiore dell’Iraq. Metà della popolazione è morta o sfollata , le infrastrutture civili sono nel caos, e nulla è stato ottenuto. Ma proprio niente. Assad è nascosto al sicuro a Damasco, e bande jihadiste sono in fuga, e tutti odiano gli Stati Uniti. Davvero un grande piano, eh? E non solo: il rovescio della medaglia è che ora Washington si ritrova spalle al muro con ben poche opzioni che non comportino un confronto diretto con Mosca. Naturalmente, tutto questo si sarebbe potuto se la Casa Bianca si fosse mostrata più desiderosa di negoziare un accordo nei lunghi mesi di conflitto che hanno preceduto gli incontri di Vienna.

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Al contrario,il cocciuto team di Obama ha deciso invece di restare fermo sul triste mantra “Assad se ne deve andare”, impedendo sia un accordo a lungo termine che la proposta di cessate il fuoco. Così ora, la coalizione a guida russa ha fatto progressi significativi sul terreno, riprendendo numerose città principali, autostrade e basi aeree a ovest e sud, mentre i terroristi appoggiati dagli USA sono in fuga verso est in direzione di Raqqa.

Questi sviluppi hanno costretto Washington verso una posizione che probabilmente adesso comporterà il supporto aereo per le forze di terra turche che saranno dispiegate nel Nord della Siria per occupare a mantenere una “zona di sicurezza” , definizione apparentemente innocua che tende a nascondere il fatto che la Turchia prevede di annettersi una parte di territorio siriano sovrano il che, per inciso, è un atto di guerra.

La settimana scorsa, alcuni lettori avranno notato i titoli inquietanti come questo, apparso sul Wall Street Journal: “Gli Stati Uniti sollecitano la Turchia a pattugliare il confine “. Oppure questo “take” della Reuters diffuso lunedi: “Gli alleati NATO pronti ad agire per rafforzare le difese aeree della Turchia”.

Perché, vi chiederete, Obama vuole che la Turchia chiuda il confine ora che i buoi hanno ha già lasciato la stalla? Quello che voglio dire è che la Casa Bianca ha saputo bene per più di 3 anni che la maggior parte dei jihadisti sono transitati dalla Turchia nel loro cammino verso la Siria, proprio come se sapessero che il petrolio dell’ ISIS veniva trasportato in tutta la Turchia.

Sapevano tutto perché hanno i loro satelliti spia e gli AWACS che volteggiano sopra la testa dei siriani In realtà, probabilmente potrebbero dire quante bombe hanno attraversato il confine in un dato momento, o come hanno visto una folla di teppisti barbuti in movimento verso sud . Allora perché è così urgente chiudere la frontiera adesso, quando dopo tutto, il danno è già fatto? Questa mossa potrebbe e qualcosa a che fare con il fatto che le legioni di Putin stanno muovendo verso nord per sigillare il confine? Potrebbe esserci un obiettivo alternativo, per esempio Stati Uniti e Turchia potrebbero star ponendo le basi per una incursione in Siria, assicurandosi il terreno necessario per mezzo della cosidetta “zona di sicurezza “ ?

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Questo è ciò che la maggior parte degli analisti sembra pensare, almeno quelli che non sono stati cooptati dal “mainstream” dei media. Ma perché la NATO accetta improvvisamente di farsi coinvolgere? Che cos’è tutto questo? Dopo tutto, Putin è stato riluttante a impegnare anche la sua aeronautica nel conflitto siriano, e non è che stia progettando di invadere la Turchia o qualcosa del genere, giusto?
Certo che non sta pensando di invadere la Turchia, una mossa del genere impegnarebbe Russia contro la NATO in una lotta-per-l’incenerimento-e- la-morte-del- pianeta che forse potrebbe compiacere alcuni dei pazzi a Washington, ma quasi tutti gli altri preferiscono evitare lo scenario del fungo atomico.
Allora, che cosa sta succedendo veramente?

Per questo, ci rivolgiamo al sito “Alabama Moon” che fornisce un’ eccellente sintesi in un recente post dal titolo: “Vogliono fare la guerra a Siria … E la Russia”. Eccone un estratto:

“Chi ha iniziato questa improvvisa pressione sui principali governi della NATO per ottenere un assegni in bianco parlamentare a condurre una lunga guerra contro la Siria non solo nel Regno Unito, ma anche in Francia e Germania?Il governo tedesco è passato da “nessun intervento militare in Siria mai” all’ ” autorizzazione a condurre una guerra di terrore contro la Siria”, senza alcun sostegno da parte delle Nazioni Unite o del diritto internazionale. .. Chi avviato tutto questo? Un semplice attacco terroristico di medie dimensioni condotto a Parigi da alcuni belgi e francesi non può essere l’unica ragione di questa corsa precipitosa.Per caso, Obama ha fatto appello Obama a sostenere i suoi piani? “.

“Qui si sente odore di trappola , probabilmente posta tramite una Turchia infida, che punta a minacciare in qualche modo la Russia o a coinvolgerla in una guerra più ampia. E tutto questo include attacchi militari nel nord dell’ Ucraina o Crimea, così come in Siria. Obama ha chiesto il sostegno europeo nel caso in cui la questione gli sfuggisse di mano. nessun altro motivo spiega il panico corrente. I terroristi che l’Occidente sostiene in Siria sono in difficoltà, ed i veri simpatizzanti dei terroristi hanno bisogno di correre in loro aiuto. Si tratta di un inizio di guerra contro la Siria ed il suo protettore russo”.

E ‘questo che sta succedendo? Il presidente turco Erdogan ha scoperto come ingannare gli alleati della NATO in un confronto con la Russia che lo aiuterebbe a raggiungere l’obiettivo di rovesciare Assad e impadronirsi del territorio siriano?
E ‘difficile da dire, ma chiaramente qualcosa è cambiato, dopo tutto, né Francia, né Germania né Gran Bretagna erano entusiaste di intervenire solo poche settimane fa. Ora sono tutte cariche e pronte per la terza guerra mondiale. Perché?
Forse il mistero che si dipana per mezzo di un editoriale apparso sull’edizione di merted’ del quotidiano turco “Hurriyet “. Ecco l’estratto:

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“L’aumento della cooperazione militare all’interno dei Paesi della NATO contro ISIL e l’accumulo di forze NATO vicino al confine della Turchia con la Siria si svolgono in parallelo con il recente accordo tra Ankara e Bruxelles per i profughi siriani e la riattivazione della candidatura di adesione all’UE della Turchia. “….. Lo sappiamo, Erdogan ha elaborato un accordo con gli altri paesi della NATO. Ma perché questo sarebbe un grande affare?

Beh, date un’occhiata a questo trafiletto di “Zaman”: ” Il consigliere di Erdogan, Burhan Kuzu, ha riassunto ancor più sinteticamente la situazione dicendo:” La Ue ha finalmente ricevuto il messaggio della Turchia ed ha aperto i cordoni della borsa. Noi cosa abbiamo detto? ‘Apriremo i nostri confini e libereremo tutti i profughi siriani sulle tue frontiere ” (L’articolo era titolato “La UE si inchina alle minacce della Turchia sui rifugiati”).

Ricatto, dunque? E ‘ di questo che stiamo parlando, di un ricatto?Sembra proprio sicuro.

Riassumiamo, dunque: Erdogan rilascia intenzionalmente decine di migliaia di rifugiati siriani verso l’ Europa per fare pressione sui politici europei , che perdono rapidamente il sostegno del loro popolo e devono affrontare l’ascesa fulminea dei partiti di destra. E dunque Merkel, Hollande e di ogni altro leader UE stanno cercando di raggiungere un accordo con Erdogan per mantenere i profughi in Turchia.

Non è così che tutto è andato? Qui ci manca però un altro fatto importante, perché secondo il primo editoriale che abbiamo citato “L’aumento della cooperazione militare all’interno della NATO … e l’accumulo di NATO forze vicino al confine della Turchia” … si è svolto in parallelo con l’accordo tra Ankara e la Bruxelles.”

Capito? Quindi c’è stata una contropartita di cui nessuno vuole parlare. In altre parole, Germania, Francia e Regno Unito hanno deciso di sostenere il piano manicomiale di Erdogan di condurre operazioni militari in Siria, rischiando un grave scontro con la Russia, al fine di salvare la propria miserabile carriera politica.

Fonte: Counter Punch

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