La Gran Bretagna non starà a guardare questo esodo di migranti con le mani in mano. David Cameron ha intenzione di accogliere altri 15mila rifugiati provenienti della Siria, ampliando il piano di ricollocazione di persone in difficoltà, ma senza adottare il sistema di quote per richiedenti asilo chiesto dall’Unione europea. In precedenza il Sunday Times aveva riportato l’intenzione del governo britannico di accettare i rifugiati direttamente dai campi profughi Onu al confine siriano.
Offensiva contro i trafficanti. Nell’ambito degli sforzi per arginare la crisi dei migranti, il governo britannico ha intenzione inoltre di lanciare un’offensiva militare e di intelligence contro i trafficanti di esseri umani. A margine del G20 di Ankara, ieri il cancelliere britannico George Osborne aveva da parte sua affermato: “Dobbiamo sconfiggere queste bande criminali che fanno commercio della miseria umana e mettono a rischio la vita delle persone”.
Attacchi contro l’Isis. Il Sunday Times afferma che Cameron cercherà di ottenere il via libera del parlamento ai raid in un votazione che si dovrebbe tenere nei primi di ottobre. Ieri a margine del G20 ad Ankara, il cancelliere britannico George Osborne ha affermato che “un piano per una Siria più stabile e in pace” deve prevedere la lotta contro la “radice del problema: il malvagio regime di Bashar al-Assad e i terroristi dell’Isis”. E in un articolo sul Telegraph, anche l’ex arcivescovo di Canterbury e leader anglicano George Carey invita Cameron a intervenire in Siria con “raid aerei e altra assistenza militare” per “schiacciare” l’Isis “una volta per tutte”