Barack Obama prende una posizione dura nei confronti delle armi, dopo l’ennesimo episodio di violenza omicida avvenuto ieri in Virginia. Un delitto consumatosi davanti all’obiettivo di una telecamera, con il killer che ha ripreso tutto con il telefonino, prima di togliersi la vita. “La violenza provocata dall’eccessiva diffusione di armi in America uccide più del terrorismo”: il presidente degli Stati Uniti ha commentato così la sparatoria di Moneta ai microfoni dell’Abc.
“Mi si spezza il cuore ogni volta che leggo o sento di questi incidenti – ha concluso il presidente – quello che noi sappiamo è che il numero di persone che muoiono in violenze collegate alla diffusione delle armi in questo Paese supera nettamente quelle provocate dal terrorismo”.
Il romanziere Turow: killer ispirato a un reality. “Sa cosa ha ispirato il killer? Lo Stato Islamico. Ha fatto quello che fanno i terroristi dell’Isis. Ha voluto terrorizzare tutti col suo film fatto di odio e violenza”. Così il romanziere americano Scott Turow legge in un’intervista a Repubblica l’uccisione in diretta dei due reporter in Virginia. “Non riesco a capire com’è possibile che la gente, qui negli Stati Uniti, ancora non sia capace di mettere insieme due punti, tirare una linea e finalmente rendersi conto che se in America non fosse così facile procurarsi un’arma da fuoco questa storia, come tante altre, forse non sarebbe accaduta”, sottolinea. “Obama ha ragione. Credo che questo sia l’aspetto più frustrante della sua presidenza. Bisogna davvero essere ciechi e sordi per vedere quante tragedie accadono in questo Paese a causa delle armi facili”. Stavolta, aggiunge, si è trattato di “una sorta di Arancia Meccanica trasformata in selvaggio reality show. Perché ormai in America c’è questa cultura della celebrità televisiva, la convinzione che se qualcosa accade in televisione sia più vera del vero, più vera della vita stessa, anzi, meglio della vita reale. Sconvolgente, ma è così”. E poi il ruolo dei social network: “per questo dico che ha emulato i video violenti dello Stato Islamico. Era consapevole che il suo film dell’orrore avrebbe toccato tutti, sarebbe arrivato ovunque. Tanto più oggi che tutti hanno un cellulare con una videocamera in tasca”.
Omicidio in diretta. Vester Lee Flanagan il killer che in Virginia ha ucciso una reporter e un cameraman mentre erano in diretta tv, si è sparato ed è morto un paio d’ore dopo nell’ospedale dove era stato ricoverato. In gravi condizioni, invece, la direttrice della Camera di commercio locale che al momento della sparatoria stava parlando live alle telecamere della WDBJ7, una affiliata della Cbs. Ad intervistarla era Alison Parker, 24 anni, supportata dal cameraman Adam Ward, 27 anni.
Vester Lee Flanagan, 41 anni, afroamericano, anch’egli ex reporter della WDBJ7, ha ripreso il momento in cui si e’ avvicinato e ha aperto il fuoco contro Alison. Immagini da lui stesso riprese con lo smartphone e che si aggiungono a quelle agghiaccianti catturate con la telecamera da Ward prima di essere a sua volta colpito dal killer.
In un documento inviato via fax alla Abc, il killer avrebbe spiegato di aver voluto vendicare la strage di Charleston.
Sui social il video e le ragioni del gesto – L’uomo ha filmato il duplice omicidio e poi, mentre era in fuga, ha postato il video sui social media: Twitter, Facebook, Youtube. “Alison ha fatto commenti razzisti. L’hanno assunta dopo questo?”: ha postato sul social media riferendosi alla reporter uccisa. “Ho filmato la sparatoria, andate a vedere su Facebook”: cosi’ ha scritto su Twitter il killer.
Le ultime parole del killer. Il killer dei due reporter in Virginia ha chiamato la Abc News subito dopo l’omicidio presentandosi come Bryce Williams ma spiegando di chiamarsi in realta’ Vester Lee Flanagan. “Ho ucciso due persone e la polizia mi sta inseguendo, e’ ovunque”, le sue parole secondo quanto riporta la stessa emittente tv. L’uomo subito dopo il duplice omicidio avrebbe anche spedito un fax di 23 pagine alla Abc, alla quale sembra abbia telefonato piu’ volte anche nei giorni scorsi.