Putin: Europa troppo succube agli Usa
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Putin: Europa troppo succube agli Usa

Il presidente russo in un'intervista, tra critiche e aperture: bene collaborare contro l'Isis.

Putin: Europa troppo succube agli Usa
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28 Luglio 2015 - 09.51


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Dopo mesi di gelo politico per il caso Ucraina Putin è tornato a parlare di Europa, e in una intervista alla radio Svizzera ha detto “L’Europa dovrebbe essere più indipendente e difendere i propri interessi, diventando meno obbligata verso la Nato e gli Usa. Sarebbe ottimo vedere l’Europa mostrare più indipendenza e sovranità, e la sua capacità di combattere per i propri interessi nazionali, gli interessi dei suoi popoli e dei suoi Paesi”.
Il presidente russo ha aggiunto che indubbiamente si perde un certo livello di sovranità quando si aderisce ad “qualsiasi organizzazione o blocco politico-militare”, ricordando che la “Francia si ritirò dalla Nato per preservare la sua sovranità ad un livello più grande di quello che sarebbe stato possibile avere come parte dell’organizzazione”. E ha concluso ‘”Non è affar nostro analizzare la politica estera dei Paesi europei. Ma si deve riconoscere che se dobbiamo discutere gli affari inter-europei con i partner europei a Washington, la cosa non e’ molto interessante”.

Lotta comune all’Isis: meglio tardi che mai.
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“Meglio tardi che mai”: così ha risposto il presidente russo Vladimir Putin durante la stessa intervista alla radiotelevisione svizzera sul tardivo cambio di rotta di Usa e Ue nella lotta comune al terrorismo, auspicando che la cooperazione con l’Occidente possa andare oltre questo obiettivo abbracciando anche la crisi ucraina.
“Quando ho chiesto ai miei colleghi, europei inclusi, ‘vedi cosa sta accadendo’? loro erano soliti rispondere ‘siì, lo vediamo, ma per varie questioni nazionali, circostanze internazionali, non possiamo sostenerti'”, ha raccontato il presidente russo riferendosi alla lotta di Mosca contro il terrorismo caucasico e alle infiltrazioni di Al-Qaida. “Io rispondevo loro ‘se non potete sostenerci, almeno non ostacolate i nostri sforzi”, ha aggiunto. A suo avviso ora però la situazione è cambiata. “Europa e Usa hanno capito il vero pericolo delle manifestazioni estreme del radicalismo e si sono unite alla lotta. Come dice il popolo russo, meglio tardi che mai”, ha sottolineato, auspicando che la cooperazione con l’Occidente vada oltre, dalla risoluzione della crisi ucraina ad altre questioni economiche: “ci impegneremo nel dialogo e lavoreremo per una soluzione accettabile per tutti”.

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