L’Isis continua la sua offensiva in Siria, con 60mila persone che sarebbero in fuga dalla zona di al-Hasaka. Intanto continuano gli scontri a fuoco tra i jihadisti dello Stato Islamico e le truppe dell’esercito curdo e siriano. La denuncia arriva dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (Ocha). Secondo le stime, altre «200mila persone potrebbero tentare di fuggire dalla città nelle prossime ore per dirigersi verso le zone settentrionali del governatorato, molto probabilmente verso Amuda e Qamishli».
L’Ocha, che si basa su dati forniti da partner locali e dal Dipartimento Affari Sociali del regime di Damasco, precisa che tra i circa 60mila sfollati, 50mila sarebbero rimasti comunque in città pur avendo abbandonato le proprie case, mentre altri 10mila si sarebbero diretti verso Amuda. Secondo stime del 2011, nel governatorato di al-Hasaka vivevano 1,5 milioni di persone, mentre la città omonima contava su una popolazione di 300mila persone. Al-Hasaka è divisa in una zona sotto il controllo delle forze del regime siriano e una controllata dalle Unità di protezione del popolo (Ypg). Ieri sono finiti nelle mani dei jihadisti dell’Is i quartieri di Al-Nashwa e Al-Shari’a e una zona vicina al carcere centrale e al quartier generale della sicurezza nella parte meridionale e sudoccidentale della città.