Il mondo ha vissuto un venerdì di terrore, vittima di quattro attacchi terroristici che hanno portato ad un bilancio, ancora provvisorio, che si aggira intorno alle 100 vittime. Un giorno tremendo iniziato con la prima vittima, l’uomo decapitato in Francia, e poi continuato con le stragi in Tunisia, Kuwait e Somalia. I jihadisti avevano chiesto ai guerrieri sparsi nel mondo un ‘Ramadan di sangue’, che oggi si è materializzato con una ferocia inaudita, contro inermi persone che passavano la giornata al mare o in una chiesa. Ad Akouda i morti sarebbero più di 40, mentre il kamikaze di al-Shabab ne ha provocate 30 nella base somala di Amisom, a cui vanno sommate le 25 del Kuwait.
Ucciso un terrorista in Tunisia. Secondo fonti della sicurezza locale, un uomo del commando responsabile dell’attacco è stato ucciso. Un secondo responsabile del massacro, come riferisce la tv al-Arabiya, è stato arrestato ad Akouda, località a pochi km da Susa. Il terrorista ucciso era un giovane, uno studente originario della città tunisina di Kairouan. Lo ha reso noto Rafik Chelli, sottosegretario agli Interni tunisino, in dichiarazioni alla radio locale Mosaique Fm. Secondo la ricostruzione, il giovane è arrivato sulla spiaggia armato con un kalashnikov nascosto sotto un ombrellone e ha subito aperto il fuoco contro le persone sulla spiaggia per poi essere ucciso.
Nessun italiano. La maggior parte dei 565 ospiti presso il Riu Imperial Marhaba Hotel proviene dalla Gran Bretagna e da altri Paesi dell’Europa centrale, come ha reso noto la direzione della struttura alberghiera in un comunicato. Quando si è verificato l’attentato, il 77 per cento dell’hotel era al completo, ovvero erano presenti 565 ospiti. Al momento non sembrano figurare italiani tra le vittime.