Bombardiamo la Russia? Per gli americani è una buona idea
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Bombardiamo la Russia? Per gli americani è una buona idea

Un sondaggio, condotto in California con una finta petizione, ottiene risultati agghiaccianti: tutti rispondono 'facciamolo', i russi rispondono in modo opposto.

Bombardiamo la Russia? Per gli americani è una buona idea
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15 Giugno 2015 - 10.46


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C’è una sorta di sondaggio dai contenuti agghiaccianti che sta facendo il giro del web: per fortuna non è vero, ma soltanto nel senso che chi l’ha organizzato non aveva intenzione di compiere una vera e propria analisi delle opinioni che sono diffuse all’Est e all’Ovest sull’eventualità di una guerra fra Stati Uniti e Russia, ma di saggiare il modo di pensare della gente comune. Non per questo le risposte sono state meno raggelanti, soprattutto per quello che rivelano circa il modo in cui le popolazioni vengono informate ed i rispettivi livelli di cultura. Invitati a mettere la loro firma sotto una falsa “petizione per i bombardamenti” che chiedeva un immediato intervento bellico contro l’avversario, numerosi abitanti di Mosca hanno risposto “ma che, siete pazzi?” mentre a San Diego, in California, molti passanti hanno firmato senza “se” né “ma”.

L’idea avebbe voluto essere scherzosa, ma a poi a chi l’ha avuta ha fatto venire i sudori freddi: il giornalista statunitense Mark Dice, che spesso organizza burle televisive, ha confezionato in California il finto documento che chiedeva alla Casa Bianca di sferrare un attacco nucleare contro la Russia per “mantenere la superiorità degli Stati Uniti”, e l’ha mostrato a passanti e bagnanti: qualcuno si è mostrato perplesso, ma i rifiuti sono stati pochissimi, la maggior parte dei bagnanti non ha neppire immaginato che si trattasse di uno scherzo, e ha firmato la petizione falso. E lo stesso giornalista a conclusione del servizio ha cambiato tono definendo “inquietante” la reazione della gente.

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Quasi nelle stesse ore un sondaggio simile veniva svolto a Mosca dai giornalisti di “Russia Today”, sia pur senza alcuna pretese di scientificità e qui le risposte sono state di tono assolutamente contrario: un passante ha risposto “Oddio, ma sta scherzando?”. Una donna ha tagliato corto: “Si possono fare un sacco di cose ma non colpire e uccidere noi missili delle persone innocenti”. E un altro ancora: “Ma chi pensa che una guerra nucleare possa risolvere i problemi?”. Un altro segno, non del tutto trascurabile, dell’enorme distanza che separa le opinione pubbliche dei due grandi Paesi.

Per rimanere nel tema dei timori di una guerra nucleare, di recente il “Pew Research Center” ha condotto un’indagine in otto paesi membri della NATO, tra cui Canada, Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna, Gran Bretagna e Stati Uniti chiedendo al pubblico se avrebbe appoggiato una guerra fra grandi potenze, ed suoi risultati hanno mostrato che i cittadini delle nazioni della Nato sono riluttanti a essere coinvolti in un conflitto con la Russia, soprattutto di carattere militare.

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Alla domanda se il loro Paese, in quanto appartenente alla NATO dovrebbe usare la forza militare “se la Russia entrasse in un grave conflitto militare con uno dei Paesi vicini che aderisce all’Alleanza”, almeno la metà di tedeschi, italiani, francesi ha risposto che il loro Paese non dovrebbe prendere le armi, mentre americani e canadesi sono le solo popolazioni che in maggioranza propendono per il “si”. In Europa la più alta percentuali di pacifisti si è invece registrata in Germania, dove “no” sono stati i 68 per cento.

Sull’altro versante, secondo un’indagine condotta in Russia su un campione rappresentativo dal “Levada Center”, il 60 per cento della popolazione russa oggi vede gli Stati Uniti d’America come ostacolo e minaccia allo sviluppo del proprio Paese, ed il 31 per cento teme addirittura un’invasione militare statunitense in territorio russo. La maggior parte dei russi – 55 per cento – aggiunge però di non aspettarsi che il loro Paese sia il primo ad utilizzare le armi nucleari, anche in caso di una guerra con gli Stati Uniti e la NATO. Solo il sette per cento ritne e però che questo è possibile.

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Fonti: RT, Agenzie

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