Copenaghen, spari a convegno sull'Islam
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Copenaghen, spari a convegno sull'Islam

A restare feriti sono tre agenti di polizia uno sembra in modo grave. Un civile è stato ucciso.

Copenaghen, spari a convegno sull'Islam
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14 Febbraio 2015 - 17.56


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Un civile è stato ucciso nella sparatoria di Copenaghen durante un evento pubblico dal titolo “Arte, blasfemia e la libertà di parola”. Lo conferma la polizia che conferma anche il ferimento di tre agenti. Una quarantina di colpi di pistola sono stati sparati mentre si parlava della strage di Parigi e sul palco c’era l’ambasciatore di Francia in Danimarca. Il convegno era incentrato sulle vignette su Maometto e sulla libertà di espressione.

I due uomini sono tutt’ora in fuga e hanno fatto fuoco mentre l’ambasciatore francese stava intervenendo al dibattito su “Blasfemia e libertà di parola”. L’evento è stato organizzato dal vignettista svedese Lars Vilks.

A restare feriti sono tre agenti di polizia uno sembra in modo grave. Secondo le autorità danesi si tratterebbe di un attacco terroristico a opera del gruppo «Millatu Ibrahim», che recentemente ha giurato fedeltà all’Isis.

Vilks infatti vive sotto scorta dal 2007, dopo le minacce e gli attacchi subiti a causa delle sue vignette su Maometto, pubblicate dallo Jilland-Posten, raffigurato con le sembianze di un cane.

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L’ambasciatore francese ha scritto su Twitter: «Ancora vivo nella sala».
Francois Zimeray, era intervenuto durante il dibattito sul come conciliare la libertà di espressione e il rispetto della religioni, dopo la strage di Parigi del 7 gennaio scorso al settimanale satirico Charlie Hebdo. In quel momento si sono uditi gli spari.

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