Collisione a distanza
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Mosca nega il rischio di incidente nei cieli del Baltico: "Gli aerei erano a 70 chilometri di distanza e ogni giorno pattuglie della Nato volano ai nostri confini"

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15 Dicembre 2014 - 03.56


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La “mancata collisione” fra un velivolo militare russo ed un aereo passeggeri in decollo dall’aeroporto di Copenhagen sarebbe solo un’altra mossa propagandistica della Nato: questo almeno è quanto dichiara il ministero della Difesa moscovita dopo le accuse di Peter Hultqvist, responsabile delle forze armate svedesi.“Il velivolo russo in questione era a 70 chilometri di distanza dal percorso di volo di un aereo passeggeri che decollava da Copenaghen, e quindi con ci sono stati “i prerequisiti” per collisione “, dice il portavoce del ministero della Difesa, generale Igor Konashenkov , il quale inoltre negato l’ accusa che il jet militare stesse volando proprio sopra la Svezia meridionale avendo violato il suo spazio aereo.

“Il volo era in stretto accordo con le leggi internazionali sull’uso dello spazio aereo e non ha violato i confini di stato, rimanendo a distanza di sicurezza dalle rotte di aeromobili civili”, ha detto Konashenkov. Sabato scorso il ministro della Difesa svedese Peter Hultqvistaveva detto alla radio nazionale che il jet russo aveva i suoi “transponder” spenti in modo da poter possa volare inosservato, e ha aggiunto che sie era quasi schiantato contro un aereo passeggeri in volo sopra la Svezia.”Questo è grave. Questo non è appropriato. Questo è definitivamente pericoloso quando si spegne il transponder “, ha detto Hultqvist.

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Konashenkov invece definisce “un inganno” la valutazione di Hultqvist secondo la quale il jet russo era invisibile e quindi pericoloso, e sottolinea che nessuna pattuglia jet della NATO che opera nella regione ha i transponder accesi, cosa che tuttavia,non impedisce alla Russia di individuarli. “Voglio in particolare sottolineare che i voli di aerei militari della NATO nello spazio internazionale ai confini della Russia si sono intensificati e più che triplicati negli ultimi mesi, vengono sempre condotti con transponder disabilitati, ma questo non significa che il controllo dello spazio aereo russo non sia in grado di individuarli”. Recentemente, il 12 dicembre il sistema di rilevamento di Mosca ha avvistato un aereo da ricognizione della NATO “RC-135” nella stessa zona in cui ha avuto luogo il presunto “incidente” di cui si parla adesso .

La NATO ha intensificato i suoi voli militari nella regione, a causa di una percepita minaccia russa della necessità di rassicurare i Paesi baltici alleati sullo sfondo delle tensioni per la crisi Ucraina. Nel frattempo, il ministro della difesa svedese, che non fa parte della NATO,ha annunciato che la nazione sta progettando di riqualificare circa 7.500 riservisti che hanno servito nell’esercito dal 2004.”Le forze armate saranno in grado di portare a termine i preparativi di guerra completando il loro equipaggiamento, il che si tradurrà in una maggiore capacità operativa”, ha spiegato Hultqvist, giustificando i piani.

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L’attivista per la pace Jan Oberg sostiene invece che la mossa sia in linea con l’atteggiamento anti-russo sui media e nella politica del Paese: “Tutto deriva dalla crisi ucraina che non è stata creata dalla Russia, ma dall’Occidente – obietta Oberg – tutto questo serve a dimostrare che stiamo facendo qualcosa. Imedia svedesi ed il dibattito politico in questo Paese sono molto anti-russi e l’interpretazione quello che è successo in Ucraina non è stata molto equilibrata. In Svezia c’è una struttura di supporto molto uniforme, ed è triste constatare che è peggiorata nel tempo “.

Già nel mese di ottobre, i media svedesi erano andati lungamente all’ inseguimento di un sottomarino fantasma che si sospettava fosse russo, anche se l’accertamento della sua identità è stato poi negataodai militari. Tutto era iniziato con una immagine sfocata, e questo ha scatenato una settimana di ricerche ha condotto a nulla, ma è costata ai contribuenti svedesi quasi 3 milioni di dollari.
La NATO ha lanciato una massiccia campagna di rafforzamento militare di truppe nei Paesi baltici e gli altri stati orientali membri dell’ Alleanza. la quale sostiene che l’espansione è necessaria per dimostrare sostegno e assicurare che i membri della NATO siano protetti da un possibile attacco da parte della Russia. L’alleanza sta anche incrementando la sua presenza attraverso esercitazioni militari su base regolare.”Abbiamo già potenziato la nostra presenza nella parte orientale della nostra alleanza. Abbiamo cinque volte più aerei in aria. Le nostre forze tengono un’ sercitazione ogni due giorni. E abbiamo anche aumentato il numero di navi nel Mar Baltico e il Mar Nero “, ha detto ai giornalisti Jens Stoltenberg[b/] ,nuovo segretario generale.

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[b]Mosca al contrario vede l’espansione della NATO verso i suoi confini come una mossa aggressiva e una violazione degli accordi post-guerra fredda. Ai primi di dicembre, il vice ministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov ha definito l’accumulo delle forze NATO in Europa orientale “ostile e destabilizzante specie nel al Baltico, che una volta era la regione più sicura d’ Europa.” Il Cremlino ripete che le esercitazioni NATO che si ripetono vicino ai suoi confini “hanno natura palesemente anti-russa ” e difficilmente potranno contribuire alla sicurezza europea.

Fonti: Rt, Agenzie

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