Putin e Gorbaciov amici? Forse una volta. A confermare le voci che vorrebbero i due non più in buoni rapporti è lo stesso ‘padre della perestrojka’, che si racconta nel suo libro presentato ieri a Mosca, dal titolo ‘Dopo il Cremlino’.«Putin? Prima ci vedevamo e ci sentivamo di più, ora non ci incontriamo più da un anno e mezzo, forse mi rimprovera la caduta dell’Urss. L’ho incrociato in occasione della festa del 12 giugno, non volevano che mi avvicinassi, sono riuscito a malapena a stringergli la mano», ha proseguito. «Forse pensa qualcosa di male su di me, forse mi rimprovera il crollo dell’Urss (che Putin ha definito la peggior catastrofe geopolitica del XX secolo, ndr), ma non fui io a farla cadere. Fu un tradimento, io volevo una nuova Unione, anche se forse non ho usato tutte le mie possibilità», ha ammesso, sostenendo che per lui «il colpo più duro fu il silenzio della gente, della società russa, dopo lo scioglimento dell’unione sovietica». Nonostante i suoi 83 anni e le precarie condizioni di salute, Gorbaciov è apparso in forma e scherzoso, come quando ha squillato il suo telefono proprio mentre parlava di Putin: «Chi mi sta chiamando? Che sia Vladimir Vladimirovich?».
Gorbaciov: Putin mi evita, mi dà la colpa del crollo dell'Urss
Il padre della perestrojka racconta questo ed altri particolari, nel nuovo libro presentato ieri a Mosca, dal titolo 'Dopo il Cremlino'.
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21 Novembre 2014 - 11.17
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