Lo Stato islamico ha decapitato oggi nell’est della Siria un alto dirigente della stessa formazione jihadista riconosciuto colpevole di “appropriazione indebita di denaro pubblico”. Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, citando fonti locali. L’uomo, un siriano di cui non sono state diffuse altre generalità, è stato decapitato nella piazza pubblica di Mayadin, cittadina a ridosso del confine con l’Iraq.
Questa dimostrazione segue l’esecuzione nei giorni scorsi, di due miliziani della formazione qaedista Jabhat an Nusra, rivale dello Stato islamico, rei di aver combattuto in passato contro l’Isis. Nonostante, i due uccisi, avevano deciso di lasciare i qaedisti di la Nusra per unirsi allo Stato islamico, non sono stati perdonati.