Scozia, scontri a Glasgow dopo il referendum

George Square si è trasformata in un campo di battaglia questa notte, quando la polizia è dovuta intervenire per dividere secessionisti e unionisti

Scozia, scontri a Glasgow dopo il referendum
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20 Settembre 2014 - 16.50


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Notte di caos a Glasgow dopo la vittoria del ‘no’ nel referendum per l’indipendenza della Scozia dal Regno Unito. La polizia ha arrestato sei persone, dopo essere intervenuta per separare i gruppi che si stavano affrontando per strada. Gli scontri sono avvenuti soprattutto a George Square dove sono venuti a contatto alcuni unionisti e un gruppo di secessionisti.

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Fra insulti e canti, come ‘Rule Britannia’ considerato come ‘inno’ dell’imperialismo britannico, gli scontri sono andati avanti a George Square (che è stata chiusa al traffico) e anche nelle vie circostanti, dove la polizia ha inseguito alcuni attivisti. Una portavoce di Police Scotland ha dichiarato che i due gruppi erano formati da 100 persone ciascuno e sebbene ci sia stato qualche disordine gli agenti, ricorrendo a una serie di tattiche di contenimento della folla, sono riusciti ad evitare il peggio.

Sono state avviate una serie di indagini, ha aggiunto la rappresentante delle forze dell’ordine, che nelle prossime ore potrebbero portare a nuovi arresti. Intanto sui social media sono circolate molti voci sugli scontri che si sono poi rivelate del tutto infondate. Come quella secondo cui un sostenitore della campagna per il ‘si« era stato accoltellato a George Square. Ma la polizia ha negato che quell’incidente sia accaduto. Si era anche parlato di un incendio nella sede del Glasgow Herald ma il giornale ha smentito sul suo profilo Twitter, precisando che delle fiamme erano divampate all’esterno dell’edificio ma che il fatto non era connesso agli ‘ultra» unionisti.

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