Spari in aria e grida di gioia: è stata accolta così nella Striscia di Gaza la notizia che della fine della guerra, al grido di: “Dio è grande, la resistenza palestinese ha vinto”.
Nemerose persone si sono riversate per le strade di Gaza per festeggiare fino a notte fonda il cessate il fuoco “illimitato”, raggiunto con la mediazione egiziana. I portavoce di Hamas, dalle tv controllate dalla fazione islamica, hanno espresso la loro gioia, parlando di una “grande vittoria” contro Israele.
I 50 giorni di conflitto sono costati ai palestinesi 2143 morti, quasi tutti civili, mentre sul fronte israeliano, i morti sono stati 69, di cui 64 soldati.
L’intesa è stata accolta positivamente da più parti: gli Stati Uniti, ha affermato Jen Psaki, portavoce del Dipartimento di Stato, esprimono “sostegno totale”. Il ministro degli Esteri Federica Mogherini ha detto che “ora è necessario che israeliani e palestinesi avviino al più presto negoziati per una tregua duratura e un’intesa politica che porti finalmente a una soluzione stabile del conflitto”. Il Segretario Generale dell’Onu Ban Ki moon ha auspicato che il cessate il fuoco “sia un preludio a un processo politico come unica strada per raggiungere una pace duratura”.
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