L’autoproclamata repubblica di Donetsk ha accusato l’esercito ucraino di aver bombardato un asilo a Makievka uccidendo oltre 10 bambini. “Le informazioni sono state confermate. Gli accertamenti preliminari indicano che più di 10 bambini sono stati uccisi”, ha detto il vice premier Andrei Purghin. Non ci sono altre conferme.
Continuano gli scontri strada per strada a Lugansk, città simbolo dei miliziani separatisti nell’est del paese. “Un quartiere di Lugansk è stato liberato e ci sono scontri nel centro della città – ha riferito alla stampa il portavoce dei servizi di sicurezza ucraini, Andriy Lysenko -. Le autorità ucraine sostengono inoltre di aver recuperato 15 cadaveri dal luogo in cui un missile avrebbe colpito una colonna di civili in fuga proprio da Lugansk in auto e pullman”.
Il bilancio delle ultime 24 ore di combattimenti in Ucraina orientale è di un soldato ucraino ucciso e 28 feriti. Ma da Donestk i separatisti ribadiscono il loro no ad un negoziato senza indipendenza e la Russia minaccia ritorsioni in caso di nuove sanzioni in arrivo da Ue e Usa.
“Alle 19 di ieri – ha detto Lisenko- avevamo recuperato 15 corpi. Le ricerche sono proseguite nella notte e stanno continuando oggi”. Secondo un portavoce militare, Anatoli Proshin, le vittime “sono morte bruciate vive all’interno dei veicoli” su cui viaggiavano. Kiev accusa della presunta strage i separatisti, che negano però ogni responsabilità.
Nuovi sviluppi sul fonte dei rapporti diplomatici tra Russia e Unione Europea. Mosca è pronta a rispondere all’Occidente in caso di nuove sanzioni per la crisi ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov all’agenzia Ria Novosti precisando che “si stanno esaminando ulteriori misure da approvare” se Ue e Usa “continueranno a ricorrere alla politica non costruttiva e addirittura distruttiva” delle sanzioni.
I militari ucraini hanno fermato per la prima volta un cittadino Ue che combatteva nelle file dei separatisti come addetto al mortaio. Lo sostiene il consigliere del ministero dell’Interno di Kiev, Anton Gherashenko, precisando che si tratta di uno slovacco di origine serba residente nella città di Banska Bistrica. L’uomo – che sarebbe arrivato in aereo a Kiev il 3 luglio – è stato catturato a Ilovaisk, vicino Donetsk.