L'Onu accusa: da Israele crimini di guerra
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L'Onu accusa: da Israele crimini di guerra

L'Alto commissario per i diritti umani, Navi Pillay, contro Tel Aviv. Condanna anche per Hamas. In 16 giorni oltre 640 vittime. C'è carenza di medicinali e di attrezzature mediche.

L'Onu accusa: da Israele crimini di guerra
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23 Luglio 2014 - 20.59


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L’Alto commissario dell’Onu per i diritti umani, Navi Pillay, ha accusato Israele di “aver commesso possibili crimini di guerra” e Hamas di “attaccare i civili in modo indiscriminato”. Intanto nelle ultime ore almeno dieci palestinesi e due soldati israeliani sono rimasti uccisi nella Striscia di Gaza. Il bilancio del 16esimo giorno dell’offensiva israeliana è di 658 morti, come confermato dal portavoce del ministero della Salute di Gaza, Ashraf al-Qedra, e i feriti palestinesi sono ormai più di 4030.

Israele contro l’inchiesta Onu – Durissima la risposta di Israele alla richiesta di inchiesta del Palazzo di Vetro sui crimini di guerra. “Una parodia” che dovrebbe essere respinta “dalla gente decente”, dichiarano dall’ufficio del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu. Secondo il governo israeliano, l’Hrc dovrebbe indagare su Hamas “che commette un doppio crimine di guerra lanciando missili contro i civili israeliani e nascondendosi dietro i civili palestinesi”. “Omettendo di condannare il sistematico uso di scudi umani da parte di Hamas e accusando Israele delle morti causate da questa grottesca politica di scudi umani, l’Hrc manda ad Hamas e alle organizzazioni terroristiche il messaggio che usare i civili come scudi umani è una strategia effettiva”, si legge ancora nella dichiarazione.

Nell’operazione di terra nella Striscia di Gaza 29 soldati israeliani sono rimasti uccisi. Due civili israeliani sono morti a causa delle ostilità. I soldati israeliani intanto hanno ucciso un palestinese a Hussan, vicino a Betlemme, durante una delle numerose proteste in Cisgiordania contro l’offensiva sulla Striscia di Gaza. L’uomo, 32 anni, è stato centrato da un proiettile mentre lanciava sassi contro i militari, hanno riferito fonti della sicurezza dell’Anp.

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Gli scontri sono avvenuti poco dopo una riunione della leadership palestinese a Ramallah che ha invitato la popolazione a “grandi manifestazioni di protesta e di solidarietà con Gaza e con la resistenza”.

Ancora bimbi tra le vittime – Il ministero della Salute di Gaza ha denunciato che almeno cinque persone, tra cui due bambini, sono rimaste uccise dal fuoco di artiglieria israeliana nel villaggio di Absan a est di Khan Yunis, nel sud della Striscia. Le vittime sono tutti “civili”. Il portavoce Ashraf al-Qedra ha riferito che nell’attacco sono state colpite “case di civili”. A Gaza intensi scontri tra soldati israeliani e miliziani palestinesi intorno a un ospedale.

Premier palestinese a Ban Ki-Moon: cessi l’assedio sulla Striscia di Gaza – Israele metta fine al blocco economico della Striscia di Gaza, “l’assedio deve cessare”: è la richiesta avanzata dal premier del governo di unità nazionale palestinese, Rami Hamdallah, nel corso di un colloquio notturno a Ramallah con il segretario generale dell’Onu, Ban ki-moon. “Chiediamo giustizia per il nostro popolo che ogni giorno è soggetto a un’occupazione che va avanti dal 1947”, ha dichiarato Hamdallah citato dalla Bbc, “è tempo che cessi questa aggressione ed è tempo che cessi questo assedio”.

Voli per Isreale sospesi – La compagnia aerea EasyJet ha sospeso i suoi voli da e per Tel Aviv per 24 ore, dopo che un razzo lanciato da Gaza ha colpito una zona vicino all’aeroporto della città israeliana. Lo ha reso noto ieri sera la compagnia britannica con un comunicato. “EasyJet deciderà giorno per giorno se riprendere o no i suoi servizi da e per Israele”, aggiunge la nota. Anche la compagnia Air Serbia ha annunciato la decisione di sospendere per 24 ore i voli su Tel Aviv per ragioni di sicurezza dei passeggeri e dei membri dell’equipaggio.

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Anche Lufthansa ha fermato per 36 ore i voli per Tel Aviv, per motivi di sicurezza. Lo ha reso noto un comunicato della compagnia aerea tedesca che estende la decisione anche ai voli Germanwings, Austrian Airlines e Swiss. Analoghi provvedimenti sono stati presi dall’Air France, da Alitalia e da Klm.

La compagnia aerea americana Us Airways ha annunciato che riprenderà domani i suoi voli verso Tel Aviv, dopo averli sospesi ieri per il divieto dell’Agenzia federale americana dell’aviazione (Faa) di volare in Israele per motivi di sicurezza. La decisione delle autorità americane è stata presa dopo che un razzo lanciato da Gaza è caduto vicino all’aeroporto di Tel Aviv. La Faa aveva precisato che avrebbe deciso entro 24 ore se prolungare o meno il divieto.

Intanto anche la Royal Jordanian ha sospeso i voli su Tel Aviv.

Hamas, inneggia vittoria per stop voli. Uccisi altri 3 israeliani – Mentre dalla Striscia di Gaza Hamas inneggia alla vittoria per essere riuscita a bloccare i voli internazionali all’aeroporto di Tel Aviv con un solo razzo lanciato ieri, Israele conta la perdita di altri 3 soldati, portando il totale delle vittime a 32, cui si aggiungono 2 civili. Lo ha reso noto l’esercito israeliano aggiungendo che altri due militari sono rimasti feriti.

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Carenza di medicinali – Laerke ha spiegato che circa 500 case sono state completamente distrutte o gravemente danneggiate nei raid israeliani. “C’è carenza di medicinali e di attrezzature mediche a causa del numero elevato di vittime e anche prima dell’escalation di violenza c’erano grandi difficoltà”. Il portavoce ha quindi sottolineato che oltre 15.000 palestinesi, la cui casa è andata distrutta, hanno bisogno di kit di emergenza. Oltre a questo si stima che 1,2 milioni di persone non hanno accesso all’acqua potabile o ce l’hanno limitato a causa dei bombardamenti.

Fatah: prossime ore decisive per il cessate il fuoco – L’esponente di Fatah Azzam al-Ahmad ha dichiarato ad Aki-Adnkronos International che “le prossime ore saranno decisive” per il raggiungimento di un accordo sul cessate il fuoco, precisando che i contatti “sono arrivati a un punto importante”. “Ci aspettiamo di raggiungere un accordo di cessate il fuoco nelle prossime ore o entro domani”, ha spiegato il capo negoziatore palestinese Saeb Erekat, citato dalla tv satellitare al-Arabiya.

Kerry: fatto qualche passo avanti verso la tregua – “Qualche passo” avanti verso un cessate il fuoco a Gaza tra Israele e Hamas è stato fatto. Ne è convinto il segretario di Stato americano John Kerry, atterrato in Israele. “Abbiamo sicuramente fatto qualche passo avanti, ma resta ancora del lavoro da fare”, ha affermato Kerry, a Gerusalemme per incontrare il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon.

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha avuto nel pomeriggio una conversazione telefonica con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Lo rende noto palazzo Chigi.

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