Il leader dei Cowboy: con la schiavitù era meglio
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Il leader dei Cowboy: con la schiavitù era meglio

Cliven Bundy continua a gettare in imbarazzo la destra americana dopo le critiche subite nei giorni scorsi. Stavolta se la prende con Martin Luther King.

Il leader dei Cowboy: con la schiavitù era meglio
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26 Aprile 2014 - 17.12


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«E io sarei razzista? Prendetevela con Martin Luther King». Non usa mezzi termini il leader dei cowboy del Nevada, Cliven Bundy, che a risposto così alla critiche arrivate dopo sue affermazioni che hanno messo in imbarazzo la destra americana.

Bundy è salito alle cronache nei giorni scorsi affermano come la «schiavitù non era poi così male: i neri oggi starebbero meglio nei campi a raccogliere cotone piuttosto che vivere con le sovvenzioni del governo». Affermazione per la quale è stato duramente criticato.

In un’intervista alla Cnn, Bundy replica di non capire il perchè delle polemiche e punta il dito su Martin Luther King: la percezione che «sono razzista è perchè Martin Luther King non ha finito il suo lavoro». «Potrei aver peccato, forse avrò bisogno di chiedere perdono o forse non so esattamente cosa ho detto, ma quando di parla di pregiudizio si parla del fatto che non siamo in grado di esercitare quello che pensiamo. Se dico ‘negrò o ‘nerò o ‘schiavò, se queste persone non sono in grado di ritenere non offensive queste parole, allora Martin Luther King non ha finito il suo lavoro. Dobbiamo superare questo pregiudizio».

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