Vittime e contestazioni stanno accompagnando il voto alle elezioni amministrative in Turchia. Urne aperte da stamattina per quello che è un vero e proprio test per il premier Recep Tayip Erdogan, il cui governo è stato duramente colpito dalla Tangentopoli turca scoppiata nel dicembre scorso.
E proprio contro Erdogan, oggi, le Femen hanno inscenato il loro nuovo blitz. Due attiviste del movimento protestato a seno nudo contro il premier nel seggio elettorale di Uskudar, sulla sponda asiatica di Istanbul, dove è solito votare il premier turco. Le due ragazze, con la scritta “Erdogan, Via” dipinta sul petto, sono salite sui tavoli del seggio lanciando schede elettorali, e gridando slogan contro il premier turco e poi fermate dalla polizia.
E negli scontri in alcuni comuni rurali, tra fazioni rivali schierate con candidati opposti alla carica di capo-villaggio, sono morte 8 persone. Oltre 20 i feriti.
Si vota per eleggere i sindaci, i consiglieri comunali e municipali in 81 province e 957 distretti. Il partito del premier, Akp, è dato comunque in vantaggio nonostante il forte calo dei consensi. Quasi 53 milioni gli elettori chiamati a rinnovare le amministrazioni locali. La sfida più attesa è quella di Instanbul, dove è in vantaggio il sindaco uscente, Kadi Topbas, del partito di governo, che sfida alle urne Mustafa Sarigul, candidato del laico e kamalista Chp. Anche ad Ankara, una manciata di voti potrebbe separare l’uscente islamico Melih Gokcek e il candidato del Chp Mansu Yavas. I risultati dovrebbero essere resi noti in serata.
Le elezioni arrivano a poche settimane dal blocco di Twitter deciso proprio dal premier Erdogan. Qui la diretta del social network sul voto turco:
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