Pussy Riot sfidano Putin con nuovo video: «Ecco il Duce»
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Pussy Riot sfidano Putin con nuovo video: «Ecco il Duce»

Dopo gli arresti a Sochi Nadia e le altre hanno diffuso una nuova clip di protesta intitolata «Putin ti insegnerà ad amare la patria». Boom di ascolti su YouTube.

Pussy Riot sfidano Putin con nuovo video: «Ecco il Duce»
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20 Febbraio 2014 - 10.34


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Le Pussy Riot tornano a sfidare Putin, con un attacco musicale in stile punk, lanciato da Sochi, dove sono in corso le Olimpiadi invernali. “Putin vi insegnerà ad amare la madrepatria”, cantano Nadezhda Tolokonnikova e Maria Alyokhina, da due giorni protagoniste delle cronache dalla capitale dei Giochi Olimpici, dove sono state fermate, poi rilasciate, poi ancora picchiate dalle guardie cosacche, proprio mentre stavano intonando la nuova canzone anti-Cremlino. Negli ormai inconfondibili passamontagna colorati, le ragazze cantano davanti ad alcuni simboli dei Giochi, come le mascotte e i cinque cerchi.

Il “video olimpico” come lo definisce su Twitter il marito di Nadia, Piotr Verzilov, è disponibile sul [url”sito ufficiale delle Pussy Riot”]http://pussy-riot.info/blog/2014/2/20/putin-nauchit-tebya-lubit[/url]. Nel video postato su YouTube le due giovani, finite in prigione nel 2012 per una simile performance, realizzata però dentro una cattedrale, rispolverano il look delle prime ore e delle prime proteste delle Pussy Riot. Il testo della canzone anti-Cremlino è scarno, colloquiale fino all’estremo, eloquente nei riferimenti al presidente russo e al sistema che ha creato da quando è arrivato al potere: “Salve ai boss e ti saluto, ecco il Duce. Ti insegneranno nei campi di prigionia a piangere e obbedire. Ci penserà Putin a insegnarti come amare la Patria”.

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Nadia e Maria hanno trascorso oltre un anno nei campi di cui ora parlano. Sono state rilasciate lo scorso dicembre, in base all’amnistia voluta dal presidente russo per i 20 anni della Costituzione.

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